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MONDO

Il divorzio tra Londra e l'Unione europea

Brexit, governo britannico diviso sulla bozza di accordo. Theresa May in bilico

La premier annulla la conferenza stampa prevista dopo la riunione di governo, attesa solo una breve dichiarazione. Alla Camera dei Comuni, May aveva assicurato: la bozza di accordo con Bruxelles rispetta il volere del popolo britannico, non ci sarà un nuovo referendum. Ma l'ala dura dei conservatori, secondo la Bbc, starebbe preparando una mozione di sfiducia nei confronti della premier

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Strada in salita a Londra per l'approvazione della bozza di accordo raggiunta con l'Unione europea sulla Brexit. La premier britannica Theresa May ha annullato la conferenza stampa al termine della riunione di governo dedicata alla valutazione dell'accordo raggiunto a livello tecnico dai negoziatori. E' prevista invece la diffusione di un breve comunicato. E la riunione con i ministri a Downing Street è finita dopo oltre cinque ore: segno evidente delle tensioni che attraversano l'esecutivo conservatore sull'intesa, avversata dai sostenitori della "hard Brexit".

Bbc: falchi tramano mozione di sfiducia a May 
Starebbe intanto crescendo il furore dei falchi contro Theresa May nel Partito Conservatore, in attesa del possibile via libera da parte del governo britannico alla bozza d'intesa sul divorzio dall'Ue. Lo riporta la Bbc citando fonti parlamentari secondo cui alcuni deputati dall'ala ultrà hanno già mandato lettere per chiedere la testa di May al comitato 1922, l'organismo Tory chiamato a indire nuove elezioni per la leadership. Se il numero totale raggiungerà il minimo richiesto, la mozione potrebbe essere formalizzata giovedì.

May ai Comuni: la bozza rispecchia la volontà del popolo
La bozza di accordo sulla Brexit rispetta la volontà espressa dal popolo del Regno Unito nel referendum di giugno del 2016. Lo ha detto la premier britannica, Theresa May, parlando alla Camera dei Comuni. La bozza d'intesa tecnica "avvicina significativamente" il Regno Unito verso "ciò per cui il popolo ha votato" nel referendum del 2016, ha spiegato, confermando per il pomeriggio la riunione del governo destinata a vagliare il testo. Attaccata dal leader laburista Jeremy Corbyn, la premier Tory ha rivendicato di voler chiudere "un accordo nell'interesse nazionale" e ha ribadito che il regno "riprenderà il controllo" dei suoi confini, delle sue leggi, del suo denaro.

Il referendum non sarà ripetuto 
Il referendum sulla Brexit "non sarà ripetuto" e Londra "lascerà l'Ue, l'unione doganale, la politica comune sulla pesca e sull'agricoltura", ha ribadito Theresa May ai Comuni rispondendo agli attacchi del laburista Jeremy Corbyn. La premier Tory ha poi denunciato le ambiguità del Labour, sfidando Corbyn a dire se voglia "fermare la Brexit". Sul fronte opposto tuttavia anche il brexiteer ultrà Peter Bone ha attaccato l'intesa con Bruxelles: la premier - ha detto - sta "perdendo il consenso di molti Conservatori". 

L'accordo scongiura la "hard Brexit" 
Il Regno Unito è dunque "significativamente più vicino" a realizzare il risultato del referendum sulla Brexit, assicura la premier alla sua maggioranza, nel corso dell'acceso question time alla Camera dei Comuni. Il dibattito ha preceduto di poco il vertice di governo nel quale la May tenterà di ottenere dai suoi ministri l'approvazione all'accordo provvisorio raggiunto tra Londra e Bruxelles. Un accordo, ha detto la premier, che darà al Regno Unito il controllo sulle proprie frontiere, leggi e finanze, e che metterà le imprese e i posti di lavoro al riparo dai rischi di una 'hard Brexit'.

Corbyn: Londra resterà bloccata a metà strada
Le parole della May non hanno affatto convinto il leader laburista Jeremy Corbyn, che ha incalzato al premier durante il dibattito ai Comuni. In base all'accordo, ha detto Corbyn, il Regno Unito rimarrà bloccato a "metà strada", con un piede dentro e uno fuori dalla Ue, "senza nessuna voce in capitolo" sulle regole europee. Per Corbyn, la premier sta imponendo al Parlamento una "falsa scelta" tra "un accordo raffazzonato e nessun accordo".

Finita riunione 27 ambasciatori Ue su bozza intesa 
Si è intanto conclusa la riunione dei 27 ambasciatori dell'Ue sulla bozza di accordo sulla Brexit, dopo circa tre ore e mezzo di discussione. Ora gli occhi sono tutti puntati verso Londra, dove è ancora in corso l'incontro del gabinetto May. 

Varakdar: possibile vertice straordinario il 25 novembre 
Il vertice straordinario sulla Brexit, se il gabinetto May darà il suo ok all'accordo, potrebbe tenersi il 25 novembre, lo ha detto il premier irlandese Leo Varadkar ai parlamentari, a Dublino, secondo gli on-line di vari media.