Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ContentItem-119e6211-c998-486e-8b14-ccdf92df8d8a.html | rainews/live/ | true
MONDO

Disperso al largo della Patagonia

La scomparsa del San Juan: Argentina col fiato sospeso per sorte dei marinai a bordo del sottomarino

I sette tentativi di chiamata registrati ieri hanno fatto sperare, ma la Marina argentina ha dubbi e sta cercando di "confermare la loro veridicità". Per localizzare il sommergibile  sono impegnate 40 navi, una decine di aerei e una ventina di pescherecci. Oltre all'Argentina e agli Usa, ci sono altri cinque paesi coinvolti nella mega-operazione (Brasile, Cile, Peru', Uruguay, Inghilterra e Francia). I mezzi stanno setacciando un'area immensa, che per l'80% e' gia' stata controllata

Condividi

Le operazioni in corso nell'atlantico del sud per trovare il sommergibile San Juan disperso giovedi' sono rese difficili tra l'altro anche dalle "avverse condizioni meteo" nella zona. A sottolinearlo e' stato il portavoce della marina di Buenos Aires, Enrique Balbi, ricordando inoltre che le difficolta' della mega-operazione di ricerca dipendono proprio dal fatto che si tratta di un sottomarino: "l'altezza delle onde, e il fatto che un sommergibile ha un profilo sottile e affiora poco nell'acqua, complicano l'individuazione sia visiva sia via radio del San Juan, che e' tra l'altro dipinto di nero".

Un minisub e una campana per tentare il salvataggio
Domenica, ha inoltre ricordato balbo, sono arrivati in una base della Patagonia "due aerei con una squadra di appoggio della marina degli Stati Uniti. I velivoli trasportano materiale logistico per l'assemblaggio di un mini-sottomarino. E' pronta inoltre, ha precisato, una campana subacquea per il salvataggio dell'equipaggio che puo' raggiungere una profondita' di 200 metri".



Operazioni ostacolate dal maltempo
Le ricerche del sottomarino sono ostacolate dalle pessime condizioni meteorologiche nell'area. Lo hanno ammesso le autorità del Paese sudamericano. Le squadre di diversi Paesi hanno intensificato gli sforzi nell'Atlantico meridionale per ritrovare l'ARA San Juan, disperso da mercoledì. La Marina degli Stati Uniti ha inviato una seconda nave con attrezzature speciali e moduli di ricerca e salvataggio in alto mare per sostenere le operazioni. Di fronte alla base della marina bandiere e disegni raccontano l'angoscia delle famiglie dei marinai




L'ultimo contatto giovedì scorso
Nell'ultimo contatto giovedi' scorso, il San Juan era nell'acque dell'atlantico meridionale a 432 km dalla costa, all'altezza del golfo di San Jorge. Per localizzarlo sono impegnate circa 40 navi con caratteristiche tecniche diverse, una decine di aerei e persino una ventina di pescherecci. Oltre all'argentina e agli Usa, ci sono altri cinque paesi coinvolti nella mega-operazione (Brasile, Cile, Peru', Uruguay, Inghilterra e Francia). I mezzi stanno setacciando un'area immensa, che per l'80% e' gia' stata controllata.

 Il San Juan, costruito in Germania nel 1985 e poi portato in argentina, doveva seguire la rotta prevista dalla base di Usuahia (estremo sud del paese) fino alla citta' portuale di Mar del Plata.


Il mistero delle 7 telefonate
S'infittisce intanto il mistero delle telefonate-fantasma: la Marina di Buenos Aires ha precisato che non si sa con sicurezza se i sette tentativi di chiamate satellitari riferiti qualche ora fa provenivano in effetti dal sottomarino.

I segnali ricevuti sono stati "brevi e di bassa intensità, stiamo quindi cercando di verificare l'informazione per poter risalire a qualche dato concreto, come la geolocalizzazione del San Juan", ha precisato il portavoce della Marina, Enrique Balbi. "Stiamo cercando di confermare la veridicità delle chiamate", ha puntualizzato Balbi, ribadendo d'altra parte che per le 44 persone a bordo "non ci sono problemi di cibo o di ossigeno". Circa le ipotesi che si fanno su quanto sia successo, Balbi ha sottolineato che "nessuna ipotesi" per ora è esclusa.

Anche il responsabile della base navale di Mar del Plata, Gabriel Gonzalez, ha precisato che al momento "non c'è una chiara evidenza" del fatto che i contatti siano provenuti dal sommergibile o che siano invece stati "collegamenti in arrivo".

Sette i tentativi di chiamate satellitari
Sono state registrate sabato. Le chiamate, di una durata tra i 4 ei 36 secondi, sono state registrate tra le 10:52 e le 15:42 in diverse basi della Marina argentina, sebbene non siano riuscite a stabilire una connessione.