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POLITICA

Retroscena

Berlusconi senza forza ed angosciato non sa cosa fare con Renzi: la conversazione tra Toti e Gelmini

Il consigliere dell'ex cavaliere e la Gelmini parlano del leader di Forza Italia senza rendersi conto di essere vicini ad un microfono. E descrivono un Berlusconi debole, non in grado di alzarsi sulle stampelle, angosciato dalla scadenza del 10 aprile ed in difficoltà con l'attuale premier

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Silvio Berlusconi
“Angosciato” e “debole”. È un Berlusconi che non t’aspetti, o meglio, che non ti saresti aspettato quello tratteggiato nella conversazione (rubata) andata in scena tra il superconsigliere dell’ex cavaliere Giovanni Toti e l’ex ministro Mariastella Gelmini. Non si tratta, va detto, di un'intercettazione. Ma di una conversazione tra i due fatta vicino a dei microfoni che credevano, evidentemente, spenti e ascoltata da Repubblica.

Toti, che è senza dubbio uno degli uomini in questo momento più vicini al leader di Forza Italia, descrive un Berlusconi “angosciato” dall’appuntamento del 10 aprile, giorno in cui il tribunale di sorveglianza stabilirà se l’ex premier sconterà la sua pena ai domiciliari o se, al contrario, verrà affidato ai servizi sociali. Ma se l’angoscia di Berlusconi per la sentenza è cosa nota, tanto da farlo salire al Colle pochi giorni fa in un estremo tentativo di trovare una non meglio precisata garanzia di “agibilità politica”, meno nota è la debolezza dell’ex premier. L’immagine dell’uomo forte, sempre giovane, molto macho che Berlusconi volente o nolente ha sempre dato di sé risulta, dalla conversazione ascoltata, molto appannata.

Toti descrive infatti un Berlusconi sofferente al ginocchio, così dolorante che deve usare le stampelle per camminare ma rivela, il consigliere di Forza Italia, che l’ex premier è così debole da non riuscire a tirarsi su con le grucce. Visto il dato anagrafico, che colloca Berlusconi a un passo dagli ottanta, non è una notizia sorprendente. Ma certo è un’immagine che stride e non poco con quella che l’ex cavaliere ha sempre dato di se stesso.

Alle difficoltà fisiche, e alla preoccupazione per la sentenza, la conversazione tra Toti e la Gelmini racconta anche della delicata situazione politica in cui si trova il leader di Forza Italia. “Non sa cosa fare con Renzi”, dice Toti, “ha capito che questo abbraccio mortale ci sta distruggendo però non sa come sganciarsi”. Mollare Renzi e abbandonare la strada delle riforme costerebbe infatti probabilmente caro a Fi in termini elettorali. Presentarsi ai cittadini come quelli che hanno fatto saltare le riforme non è certo una buna carta d’identità da presentare ad un Paese che le chiede da tempo. D’altro canto però, come anche Berlusconi ha capito anche se forse in ritardo, essere all’opposizione senza fare opposizione colloca Forza Italia in un limbo in cui per gli elettori è difficile capire cosa davvero vuol fare.

La trascrizione della conversazione tra la Gelmini e Toti:

Gelmini: Come sta il cavaliere, sta bene?

Toti annuisce.

G.: Meglio così… è parcheggiato.

Toti: Gli fa male dietro il ginocchio, non cammina. È con le stampelle, ma siccome non ha tanta forza…

G.: Non si tira su.

T.: Per il resto no, sta uguale, non sa cosa fare con Renzi.

G.: Eh, lo so.

T.: Ha capito che questo abbraccio mortale ci sta distruggendo, però non sa come sganciarsi. E’ angosciato dal 10.

G.: Certo.

T.: Una de La Stampa di Torino mi ha detto che non gli danno un ca***, neanche gli assistenti sociali, gli dicono vada a casa, stia lì e non rompa i co******.

G.: Si è un consiglio perfetto.