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POLITICA

Presentazione delle liste per le europee di Forza Italia

Berlusconi sui magistrati: "Su di me decisione ingiusta"

L'ex Cavaliere presenta le liste di Forza Italia per le elezioni europee e parla delle sue vicende giudiziarie: "Sono un uomo delle istituzioni, in attesa che sia riconosciuta la mia innocenza darò corso alle decisioni della magistratura". Sulle politiche dell'Unione europea: "Vogliamo annullamento al fiscal compact"

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Silvio Berlusconi
Roma
Silvio Berlusconi non si può candidare alle europee a causa della condanna per il processo Mediaset, ma il simbolo di Forza Italia porterà comunque il suo nome. E l'ex Cavaliere, presentando le liste del partito per la tornata elettorale del 25 maggio, ha parlato subito delle sue vicende giudiziarie e ha precisato: "Io sono un uomo delle istituzioni, in attesa che sia riconosciuta la mia innocenza darò corso alle
decisioni della magistratura". E poi ha aggiunto: "Avere reso impossibile la mia candidatura va a tutto vantaggio della sinistra. E queste vicende hanno una indubbia valenza politica".

La fiducia nei ricorsi
Nella presentazione delle liste, l'ex Cavaliere ha ribadito la sua fiducia per i ricorsi in atto. "Mi hanno condannato per un fatto inesistente - ha spiegato - Io sarei stato nell'assoluta impossibilità tecnica di commettere. sono certo che i ricorsi alla Corte europea dei diritti dell'uomo porteranno all'annullamento totale della sentenza". 

I servizi sociali
E sull'affidamento in prova ai servizi sociali che prevedono l'assistenza agli anziani del centro di Cesano Boscone, Berlusconi ha specificato: "Il tribunale di sorveglianza mi ha obbligato a dedicare parte del mio tempo a persone in difficoltà, questa cosa mi ha fatto addirittura piacere perché nella mia vita ho fatto sempre attività di supporto. I collaboratori delle mie aziende - ha aggiunto - mi hanno ricordato che per tantissimi anni ho dedicato ogni sabato mattina ai miei collaboratori ricoverati" e quando sono diventati tanti, "qualche volta anche la domenica mattina".

Annullamento del fiscal compact
Per quanto riguarda le politiche europee, Berlusconi è per consentire lo sforamento del 3% annuo del deficit rispetto al Pil, per rivedere i trattati e per l'annullamento del Fiscal Compact. "Oggi, non solo in Italia, la recessione è diventata depressione" e perciò sono "convinto che si debba puntare a eliminare il fiscal compact e consentire ai Paesi lo sforamento del 3% annuo - ha detto Berlusconi - nel rapporto tra deficit e Pil", un vincolo "che nella situazione attuale dell'economia è antistorico". Anche i poteri della Bce vanno rivisti per Berlusconi: "Che deve poter intervenire subito a sostegno degli Stati e garantire il debito dei Paesi". 

La figura da "ignava" dell'Ue nella crisi Ucraina
L'ex Cavaliere ha poi espresso la sua opinione sul ruolo internazionale dell'Ue e sulla sua politica estera: "L'Europa non è un'unione politica rispetto e durante crisi in Ucraina ha fatto la figura di un'Europa ignava, senza politica estera e senza strategie". Per questo, ha detto Berlusconi, "Noi chiediamo che l'Ue diventi unione politica, con un'unica politica fiscale, dell'economia, estera. E vogliamo che il presidente venga eletto direttamente dei cittadini europei".

Le riforme di Renzi
Berlusconi ha concluso tendendo una mano al governo Renzi.  "Il governo propone finalmente delle riforme" e "abbiamo dato il nostro impegno ad approvarle". Si tratta della "riforma dei poteri che riguardano le Regioni e lo Stato" e "cambiare l'assetto parlamentare del Paese atrraverso la fine del bicameralismo perfetto". 
Bisogna introdurre, e "ho avuto modo di parlarne con Renzi - ha detto Berlusconi - l'elezione diretta da parte dei cittadini del presidente della Repubblica: non sia più scelto dalle segreterie dei partiti".