Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Alba-Dorata-chi-e-e-cosa-vuole-la-terza-forza-greca-21730cf5-43ae-4da3-9e25-6e49c6e747eb.html | rainews/live/ | true
MONDO

Elezioni in Grecia

Grecia: chi è e cosa vuole Alba Dorata, terza forza politica del Paese

Nel 2013 un militante uccise il rapper antifascista Pavlos Fyssas. Da allora, il partito è stato accusato di essere una vera e propria "organizzazione criminale". Gli osservatori internazionali lo definiscono un movimento neofascista e neonazista. Il leader Nikólaos Michaloliákos fa spesso il saluto romano

Condividi
L'ammirazione per il dittatore greco Ioannis Metaxas, che guidò il Paese dal 1936 al 1941, è uno dei collanti del Movimento Alba Dorata. Una forza politica - la terza in Grecia - che si rifà chiaramente a canoni e idee neofasciste e neonaziste. Simboli fascisti e nazisti sono spesso esposti durante le manifestazioni di partito. Alba Dorata, però si dichiara semplicemente "neonazionalista". 

Tra le idee, portate avanti dal leader Nikólaos Michaloliákos, il contrasto all'immigrazione, la lotta alle politiche di austerity volute dall'Unione Europea. Sull'immigrazione, Michaloliákos si è espresso così: "Per salvare la Grecia dal pericolo causato dagli immigrati, dobbiamo sbarrare gli ingressi nel Paese servendoci di campi minati al confine con la Turchia, lungo il fiume Evros, nei punti che registrano i maggiori passaggi di clandestini". 

Il 2013 è un anno importante per la storia del movimento. Un militante, Georgios Roupakias, uccide il rapper antifascista Pavlos Fyssas.

I giudici: "Alba Dorata è un'organizzazione criminale"
Il leader di Alba Dorata, Nikólaos Michaloliákos viene arrestato con l'accusa di aver dato vita ad una vera e propria "organizzazione criminale" e di detenere armi illegalmente. Con lui, in manette anche due deputati del movimento, Christos Pappas e Ioannis Lagos. L'accusa sostiene che l'assassinio di  Fyssas sia stato premeditato all'interno del movimento. Non solo, Alba Dorata, secondo i magistrati sarebbe coinvolta anche in alcuni casi di violenza ai danni di immigrati. Il processo deve ancora celebrarsi.