"In Coppa Italia niente esperimenti"

Spalletti: "La Roma ha bisogno di successi, ne siamo ossessionati"

1484747714406_Getty-600034331.jpgLuciano Spalletti esalta le qualita' e la professionalita' di Edin Dzeko affermando che per lui "e' un calciatore magnifico, splendido, divino".

Nella conferenza stampa alla vigilia degli ottavi di Tim Cup contro la Sampdoria, il tecnico giallorosso torna sul suo rapporto con il bosniaco, che tende sempre a stimolare e a spingere verso prestazioni migliori: "Il fatto che io l'abbia stuzzicato qualche volta e' vero: lui ci e' rimasto sorpreso e mi ha detto che quando gli do del magnifico non vede mai titoli sui giornali, mentre quando gli dico che e' molle lo trova in prima pagina. Ma la chiave di accesso qui e' una: non dobbiamo accontentarci. Con lui come con tutta la squadra, con cui c'e' un contatto bellissimo".

Spalletti, sempre  in quest'ottica del puntare sempre piu' in alto l'asticella dei propri limiti, e' tornato anche sulla prestazione del bosniaco a Udine, sottolineando che lui abbia fatto una buona prova anche alla Dacia Arena: "Edin anche a Udine ha fatto una buonissima partita. Purtroppo ha sbagliato due occasioni, che sono quelle alle quali si da' piu' risalto. A prescindere da questo, io come detto lo invito sempre a non accontentarsi, cioe' a capitalizzare il massimo risultato possibile che si puo' portare a casa. Ecco quindi perche' a Dzeko quando fa due gol e ha altre occasioni io gli chiedo di farne quattro".

Questo discorso per Spalletti vale ovviamente non solo per l'ex bomber del City ma per ogni singolo  componente della sua Roma: "Il mio e' un modo di parlare con tuttala squadra, non e' un messaggio solo per Dzeko".

"Lunedi', dopo la trasferta di Udine, ho diviso la lavagna in due e da una parte ho messo la classifica attuale e dall'altra la classifica con la Roma che aveva pareggiato. Per quelli che si accontentano la classifica in entrambi i casi e' uguale, perche' saremmo stati comunque al secondo posto. Pero' la vittoria in Friuli e quei due punti in piu' ci portano in tutto un altro mondo. Ed e' li' che sta la differenza del giocatore con il carattere e che vuole portare a casa tutto quello che gli passa davanti. E' il mio solito discorso del contrasto vinto in piu': passa tutto da li'".

In vista della sfida con i blucerchiati di Marco Giampaolo, l'allenatore toscano ricorda che "in Italia ci sono tre titoli e quella di domani e' una partita da dentro o  fuori, che non ti permette di fare degli esperimenti. Si fanno giocare quelli che portano alla vittoria, senno' non gioca nessuno". E ancora: "Ho alzato qualche 'coppettina', e quando lo fai aumenta l'autostima e ti senti piu' sicuro. E la Roma ha bisogno di vincere, non per il gusto nostro ma per il sentimento della nostra gente. La Roma deve capitalizzare ogni momento della sua esistenza".

"Siamo tutti ossessionati dalla Roma, vogliamo dare tutto per lei - ha proseguito Spalletti - Per essere professionisti sino in fondo, c'e' bisogno di una ricerca nei particolari spiccioli. Dovessi scrivere un libro sulla Roma, si intitolerebbe 'Ossessione', gli ossessionati siamo noi, ce l'hanno creata e ce la siamo cercata. Dobbiamo per forza evidenziare che diamo tutto, agli altri e a noi stessi".

"Alisson? Domani gioca perche' se lo merita, fa vedere tutte le volte di essere al livello di Szczesny. Tocchera' a Mario Rui? E' da un po' che si sta allenando a buoni livelli, c'e' da valutare la condizione fisica nell'arco dei novanta minuti. Sara' sicuramente della partita, vorrei farlo partire da subito ma devo parlarci".

Infine, Spalletti si sofferma anche sul mercato: "Musonda? Non l'ho bocciato, diventera' fortissimo, ma nel Chelsea non gioca... Dicessi che non e' buono, direi che anche Conte la pensa cosi'. Anche noi ci telefoniamo dopo cena e Conte dice che e' fortissimo. Pero' stiamo cercando un calciatore solo, dal centrocampo in su, che sia gia' pronto, per dieci minuti o un tempo. Io sto sempre con la societa' ma se qualcuno va via, va sostituito, in funzione soprattutto di quel periodo in cui ci saranno tantissime partite. L'annuncio non e' 'AAA cercasi apprendista', non c'e' tempo per la crescita e per lavorare su un giocatore, che dovra' subito entrare nella mentalita' di una squadra che deve vincere le partite. Defrel? E' un grande giocatore - conclude Spalletti - ma il ds del Sassuolo ha detto che non gli e' stato mai chiesto".

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  • pubblicato18.01.2017
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