Riparte l'Nba

Cleveland e Houston a caccia di Golden State

1508165040661_GettyImages-859063500.jpgTutti contro i Golden State Warriors. La stagione Nba che inizia nella notte fra martedì e mercoledì ha una grande logica favorita, la squadra campione in carica e vincitrice di due titoli negli ultimi tre anni. La preseason, durata una settimana meno del solito, non ha fatto altro che confermare quanto si sapeva: fermare Steph Curry e compagni dalla corsa verso il loro secondo anello consecutivo, il terzo negli ultimi quattro anni, non sarà affatto facile. Houston Rockets, Oklahoma City Thunder, Boston Celtics e Cleveland Cavaliers, protagoniste del mercato, avendo allestito roster super competitivi, sono le più accreditate a cercare di spodestare i Warriors dal loro piedistallo.Golden State si presenta al via più o meno con la stessa squadra che ha travolto tutto e tutti negli ultimi playoff, chiusi con un record di 16 vittorie e 1 sola sconfitta, per altro indolore, nelle Finali. Quest'anno però gli avversari appaiono tutti molto agguerriti e più qualificati.

"La sfida più grande è l'autocompiacimento", ha detto il coach dei Warriors Steve Kerr. "Siamo arrivati in finale per tre anni di fila", ha aggiunto. All'indomani del trionfo di Golden State si è aperto un mercato dai fuochi d'artificio: ben sette all star hanno cambiato squadra cambiando letteralmente volto ad alcune delle possibili pretendenti all'anello.Già nella gara inaugurale della regular season, i Warriors affronteranno una delle rivali più accreditate: gli Houston Rockets di coach Mike D'Antoni.

"Stiamo inseguendo forse una delle migliori squadre nella storia del basket", ha detto l'ex Olimpia Milano a proposito di Golden State. La sua Houston, però, in estate ha acquisito il playmaker Chris Paul dai Los Angeles Clippers andando a rinforzare notevolmente il suo starting five. Con Paul e James Harden, vice Mvp della scorsa stagione, la franchigia texana dispone di due fra i migliori giocatori della Lega e per molti sono la più seria minaccia per i campioni del Mondo in carica nella Western Conference. Dal canto suo Golden State, forte di due superstar del calibro di Curry e Kevin Durant, ha aggiunto profondità al suo roster e, infortuni permettendo, qualsiasi risultato diverso da un ennesimo viaggio alle Finali per i californiani sarebbe un fallimento.

A Est, i Cleveland Cavs, le cui speranze di titolo sono legate alla salute del quattro volte mvp della Lega LeBron James, hanno avuto un'estate movimentata durante la quale hanno spedito Kyrie Irving a Boston, dopo che la guardia all-star ha manifestato la volontà di provare ad essere un 'primo violino' e non più 'solo' la spalla di King James. Cleveland spera che Isiah Thomas, top scorer dei Celtics la scorsa stagione e arrivato in cambio proprio di Irving, possa non far rimpiangere il suo predecessore ma questo lo sapremo solo dopo il mese di gennaio quando rientrerà dall'infortunio all'anca che ha rischiato di far saltare la trade. I Cavs si sono comunque rinforzati con l'arrivo di altri due all star come Dwyane Wade e l'ex Mvp Derrick Rose e restano i favoriti d'obbligo nella Eastern Conference.

La stagione dovrebbe anche vedere James, che compirà 33 anni a dicembre, diventare il settimo e il più giovane giocatore a segnare più di 30.000 punti carriera.L'avversario più accreditato dei Cavs ad Est sono sicuramente i Boston Celtics, reduci da un'ultima stagione chiusa al primo posto nella regular season ma con una cocente eliminazione nei playoff proprio ad opera di Cleveland. I biancoverdi del Massachussets oltre ad Irving hanno ingaggiato anche l'ala free agent Gordon Hayward, proveniente dagli Utah Jazz, che coach Brad Stephens conosce molto bene per averlo allenato al college.

Fra le possibili outsider, un occhio di riguardo lo meritano sicuramente gli Oklahoma City Thunder che hanno aggiunto due campioni del calibro di Paul George e Carmelo Anthony allMmvp dell'ultima stagione Russell Westbrook. Con i 'big three' l'attacco di OKC dovrebbe essere più equilibrato e non più legato soltanto a Westbrook, diventato il primo giocatore in 55 anni a chiudere la regular season con una tripla doppia di media a partita.

Sempre ad Ovest da non sottovalutare anche gli eterni San Antonio Spurs dell'assistant coach Ettore Messina, le cui speranze sono però legate alla condizioni della caviglia di Kawhi Leonard infortunata nelle finali della Western Conference. L'obiettivo dei texani è la 20esima stagione di fila ai playoff e la 18esima consecutiva con almeno 50 vittorie.Per quanto riguarda i due giocatori italiani, invece, sia Danilo Gallinari che Marco Belinelli hanno cambiato squadra.

Il Gallo finita l'avventura ai Denver Nuggets ha scelto la California e i Los Angeles Clippers per ripartire, una squadra che pur orfana di Chris Paul ha le carte in regola per puntare quanto meno ai playoff. Obiettivo post season anche per gli Atlanta Hawks, nuova casa di Belinelli dopo la stagione trascorsa ai Charlotte Hornets.

La franchigia della Georgia è ormai da anni una delle migliori ad Est e anche quest'anno punta ad un ruolo da protagonista con Cavs e Celtics.Fra le altre curiosità, da segnalare lo sbarco nella Nba con la maglia dei Los Angeles Lakers della stella del college Lorenzo Ball, scelto con il numero 2 all'ultimo draft e da molti considerato un futuro fuoriclasse. Dirk Nowitzki giocherà la sua 20esima stagione con la stessa maglia, quella dei Dallas Mavericks, come lui solo Kobe Bryant con i Lakers. Il tedesco, mvp nel 2007, punta a migliorare il suo record di 30.260 punti in carriera che ne fanno il miglior marcatore non americano della storia Nba e sesto assoluto. Attesa, infine, per vedere se anche nella Nba ci sarà l'ondata di proteste contro il presidente Donald Trump come nella Nfl.

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  • pubblicato16.10.2017
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