Ausilio: 'Spalletti e Icardi punti fermi'

Il ds dell'Inter: 'Speriamo di rinforzarci senza cedere i big'

sport_focus_image64d318435dbfa6bc6f1877a0b0b1dd66.jpgJuve, Udinese, Sassuolo e Lazio, quattro sfide, "tutte decisive", per un posto nell'Europa che conta.

Se il campionato finisse oggi, l'Inter si ritroverebbe fuori dalla Champions ma la corsa con Roma e biancocelesti e' talmente serrata che tutto e' possibile.

"Gia' un risultato positivo sabato contro la Juve ci metterebbe nelle condizioni di continuare la rincorsa a un obiettivo preciso che ci siamo dati a inizio stagione e ad oggi siamo in linea con quanto ci aspettavamo - e' il punto di Piero Ausilio, direttore sportivo nerazzurro ospite ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport' su RadioUno - Abbiamo dieci punti in piu' rispetto allo scorso anno, abbiamo recuperato 20 punti sulla Roma: e' una stagione positiva, se centriamo la Champions diventa bellissima".

Mancare quell'obiettivo non sarebbe la fine del mondo, ci tiene pero' a precisare Ausilio, per quanto "dal punto di vista economico aiuta e da quello del prestigio e' una competizione a cui l'Inter deve avere sempre l'ambizione di partecipare. Ma la positivita' di una stagione va valutata attraverso alcuni parametri e l'Inter si e' migliorata in tutto rispetto al recente passato. Abbiamo una squadra solida che puo' e deve essere migliorata e per la Champions non ci nascondiamo, non avere quell'ambizione significa non ragionare da grande squadra e noi invece lo siamo. Ci proveremo, sapendo di avere davanti due squadre che l'anno scorso ci hanno preceduto di 20-30 punti e ora sono li' vicine". Dal raggiungimento o meno della Champions, pero', non dipende la conferma di Spalletti e Icardi, "punti fermi del presente e del futuro".

"Spalletti e' il nostro presente, ha un altro anno di contratto e vogliamo costruire con lui un futuro piu' lungo del contratto. Lo stesso vale con Icardi, che ha 3 anni di contratto e con cui abbiamo gia' fatto altri rinnovi. Quando sara' il momento, ci siederemo e troveremo una soluzione per dare meriti e riconoscimenti a un ragazzo che ormai non ci meraviglia piu' per reti e continuita' di prestazioni".

Per quanto riguarda invece le possibili ripercussioni sul mercato legate al quarto posto, il problema del fair-play finanziario "ci sara' sempre, perche' significa rispettare i bilanci e fra costi e ricavi fare 0-0. Speriamo di farcela anche quest'anno, sacrificando qualche ragazzo giovane come abbiamo fatto l'anno scorso, magari garantendoci l'opzione per ricomprarlo, piuttosto che puntare su qualche situazione diversa. Non e' detto che dovremo sacrificare dei big - aggiunge Ausilio - L'anno scorso abbiamo rinforzato l'Inter senza sacrificare nessuno dei calciatori piu' importanti".

Sul possibile arrivo di Asamoah il ds nerazzurro non si sbilancia ("del mercato cominceremo a parlare dopo il 21 maggio"), cosi' come sul riscatto di Cancelo ("l'opzione ci da' diritto di decidere entro fine giugno ma le valutazioni da fare sono economiche perche' siamo strasoddisfatti del ragazzo, e' cresciuto tantissimo"). Dell'Inter che verra' fara' sicuramente parte Karamoh ("lo abbiamo preso a un prezzo abbastanza contenuto, il mister ha lavorato tantissimo sulla sua crescita e ora stiamo cominciando a raccoglierne i risultati") mentre per Dalbert conferma che "c'e' l'interesse concreto e reale di tante squadre. Se non sta giocando e' per meriti e qualita' di chi sta giocando al suo posto".

La settimana che comincia oggi e' quella che porta al big match con la Juve, ferita dalla sconfitta col Napoli. "Ce l'aspettiamo come sempre, e' una squadra che difficilmente sbaglia due partite di fila - chiosa Ausilio - Hanno esperienza, sono solidi, da sei anni vincono lo scudetto. Ci aspettiamo una squadra determinata ma trovera' di fronte un'Inter coi propri obiettivi, che sta bene e che cerchera' di fare una grande prestazione. Ieri abbiamo faticato col Chievo? La fatica si deve fare su tutti i campi e tutte le domeniche, un po' dappertutto si lotta, sono tutte delle grandi battaglie. Ieri abbiamo fatto una buonissima partita, ben giocata, anche se gli ultimi 5' sono stati di sofferenza".

E poco importa se segnano solo Icardi e Perisic: "sono pagati per fare gol e penso lo stiano facendo molto bene, e' una coppia importante, a parte forse Luis Alberto-Immobile della Lazio, la migliore che si possa avere in Italia".

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  • pubblicato23.04.2018
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