De Giovanni: 'Quante bastardate contro Napoli'

Autore de I Bastardi di Pizzofalcone: 'Arbitro, cori e RaiSport: non ho dormito'

1488367075292_GettyImages-630790124.jpg"Ieri sera abbiamo vissuto l'ennesima pagina di bastardate contro Napoli, non se ne può più".

Di pagine, "bastardate" e Napoli, Maurizio De Giovanni se ne intende: scrittore di grande successo con i suoi "Bastardi di Pizzofalcone" racconta molti dei problemi della città partenopea. Che da sempre si aggrappa invece al calcio per cogliere lampi di gioia.

"Al contrario - spiega De Giovanni al telefono con l'Ansa - quella di ieri per la partita con la Juve è stata una serata di sofferenza. Dopo non ho dormito, e posso garantire che molti altri tifosi hanno passato la notte allo stesso modo. Ieri abbiamo assistito ad un ennesimo evento grave in termini sportivi. Quel che abbiamo visto in campo e fuori francamente...".

Non si nasconde la verità, lo scrittore: "Va precisato che il Napoli ha perso giustamente: nel secondo tempo non ha praticamente giocato, ha commesso delle sciocchezze difensive clamorose e quindi la sconfitta ci sta ed è senza appello. Non si pensi che quello che dico voglia giustificare la sconfitta: la partita non poteva andare diversamente. Detto ciò, quel che accade al 24' del secondo tempo, con due episodi nella stessa azione, è sconcertante: Albiol cade colpito non si sa da cosa e quindi, se Valeri ha ragione (nel non fischiare il rigore, ndr), vuol dire che il giocatore ha avuto una crisi vagale... Serve al più presto una Tac. Sull'azione successiva, invece, Reina devia il pallone ed è evidente perché cambia direzione; dopodiché Reina non si può dissolvere nell'aria. Se avesse bloccato il pallone, sarebbe stato fallo di Cuadrado per carica al portiere? Invece Cuadrado inciampa in Reina, ed è inevitabile, e l'arbitro stavolta fischia il rigore".

De Giovanni è torrenziale nella sua ira: "Fuori dal campo, abbiamo dovuto assistere per l'ennesima volta ai cori d'incitamento al Vesuvio a seppellire tutti i napoletani senza che ci sia stato un intervento degli arbitri o della Lega. Eppure si sentivano chiaramente. Il commentatore da bordo campo ha detto solo che c'erano dei cori discriminatori. Una vergogna. Voglio dire che noi napoletani non siamo più disponibili a sopportare questa cosa. Perché un buu razzista può determinare l'interruzione di una partita e questi cori qui invece no? Dobbiamo denunciare questa cosa gravissima, perché se non ne parlassimo più, vorrebbe dire che l'avremmo accettata. Mi diverte pensare che sugli spalti dello Juventus Stadium c'erano striscioni di club bianconeri provenienti dall'area vesuviana, come quello di Cercola...".

"C'è poi un problema di prodotto scadente fornito da Raisport: senza uno speciale introduttivo, né uno a seguire; senza un'adeguata fornitura di replay; e con commenti terribili. La Rai trasmetta la partita sul suo canale sport in Hd, focalizzandolo per tutto il giorno sul tema di quella partita. Poi, perché devo vedere Allegri che parla a milioni di telespettatori su Rai 1, mentre dopo, una volta passati su Raisport, si dà spazio alle repliche e alle altre interviste e quelle le vedono in tre persone? Deve andare tutto sullo stesso canale. Per non dire di quel programma post partita: con un sedicente tifoso della Juve che in primo piano, seduto sul divano, controlla il telefonino; e un altro tifoso del Napoli che nessuno conosce ed è acquiescente a tutto quel che viene detto. E Sconcerti che, pur di fronte all'evidenza, continua a dire che quello è rigore e l'altro no. Ma io avrei voluto semplicemente - conclude - sentire spiegare le regole in base alle quali era rigore oppure no...".

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  • pubblicato01.03.2017
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