Capello: 'Critiche a Buffon per invidia'

Il tecnico friulano: 'Il problema non è il ct, ma i giocatrori a dispsizione'

1521709168083_1519303882457_malago.jpg"In questo momento e' meglio affrontare un grande avversario per valutare i giocatori e le scelte di Di Biagio. Farlo in campo neutro, senza pressioni, puo' dare agli azzurri la possibilita' di esprimersi al meglio".

Alla vigilia dell'amichevole di domani tra l'Argentina e gli azzurri Fabio Capello parla della prima Italia post-fallimento Mondiale.

Un rischio quello della mancata qualificazione, che ha corso anche l'Albiceleste. "Sembrerebbero Messi-dipendenti, pero' hanno altri ottimi giocatori. E sono tra i favoriti per il Mondiale".

Tornando alla Nazionale per Capello "il problema non e' il c.t., ma la qualita' dei calciatori a disposizione. Se non li hai, se non riesci a produrre un buon calcio, puoi inventarti quello che vuoi, ma non fai tanta strada. Conte? Non voglio parlare dei colleghi. Cerchiamo di lavorare serenamente e di dare ai giocatori la possibilita' di esprimersi al massimo".

"Dobbiamo capire che il livello e' molto alto quando si indossa la maglia azzurra. E tanti in passato ne sono usciti ridimensionati. Per questo bisogna stare attenti nei giudizi e nei facili entusiasmi. Ci vuole qualita', personalita'. Va bene crescere senza assillo, ma la Nazionale deve vincere. Come tutte le squadre, al di la' delle filosofie che sono tornate di moda".

Dopo l'Argentina, l'Inghilterra a Wembley. "Piu' che uno stadio, e' un'emozione. E' l'impianto piu' bello del mondo, li' respiri la storia del calcio. Il mio gol del '73 nella storia? Si', era il vecchio Wembley, dove correvano ancora i cani. Oggi sono un emigrato privilegiato, ma capisco ancora meglio la soddisfazione che hanno provato i nostri connazionali che erano allo stadio in quella notte del 1973, dopo essere stati etichettati come "ventimila camerieri". Quel gol decisivo regalo' loro una gioia enorme".

Secondo Capello l'Italia ha ancora da imparare dall'estero. "Da noi si parla troppo di tattica e poco di tecnica. Ma con la velocita' del calcio moderno senza tecnica non si va da nessuna parte. In Spagna hanno il calcio a 5 nelle scuole, che e' basilare per la crescita tecnica. Ma noi delle scuole ce ne siamo dimenticati". Detto che al Mondiale "a livello organizzativo la Russia sara' perfetta".

Capello parla anche di Var. "Manca una cosa seocndo me, ci vorrebbe un ex calciatore o ex allenatore davanti al monitor, per capire meglio alcune fasi del gioco. Andrebbe insomma condivisa con soggetti che non siano arbitri. Ma loro sono molto gelosi del loro potere".

Poi si torna sulla Nazionale e a chi ha mosso critiche per la convocazione di Buffon in Nazionale, Capello risponde cosi': "Sono frutto dell'invidia tipicamente italiana. Da noi lo sport nazionale e' bruciare tutto, senza rispetto per la storia che uno ha avuto. Buffon puo' essere utile a Di Biagio".

A propoisito di Di Biagio Capello spiega perche' lui si e' tirato fuori dalla corsa per la panchina azzurra e perche' e' giusto che l'attuale ct ambisca alla conferma.

"Io l'esperienza ce l'ho, ma con le nazionali ho gia' dato e l'anagrafe e' pesante. Un ex azzurro sente sempre l'emozione dell'inno, pero' facciamo andare avanti i giovani. Di Biagio fa bene a volersi giocare la conferma, lo dice la nostra storia che e' stata scritta da tanti allenatori "federali", come Bearzot, Vicini, o Maldini. Lui fa bene a volersi giocare le sue carte".

Ultime battute sulle italiane in Champions. "Saranno sfide interessanti: una cartina di tornasole per capire il nostro livello. Sulla carta la Juve ha piu' chance della Roma, per esperienza e carisma. Ma la Champions e' il giardino del Real".

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  • pubblicato22.03.2018
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