Gasperini: "Che ricordi a Pescara..."

'Ci aspetta una gara insidiosa, gli abruzzesi creano problemi a tutti'

1477403318997_600034331.jpgDal riscatto, nella sfida contro il Crotone, al Pescara, sempre allo stadio Adriatico.

Contro gli abruzzesi, l'Atalanta si ripresenta sul 'luogo del delitto' quattro turni e +10 punti dopo (sui 13 totali): "E' una partita-trappola, non ce ne sono meno importanti di altre - esordisce Gian Piero Gasperini, l'artefice del boom dei bergamaschi -. Il Pescara gioca bene e mette in difficolta' tutti, anche se sta pagando il salto di categoria".

L'allenatore non si fida della presunta facilita' dell'impegno, a soli tre giorni da un successo di prestigio: "Non sono solo Napoli, Fiorentina e Inter a creare ostacoli, prima avevamo perso punti contro Sampdoria e Palermo. Il problema e' la mancanza di tempo per prepararci". Tra i nerazzurri, a meta' del trittico che si chiudera' domenica a pranzo contro il Genoa, e' previsto almeno un avvicendamento in ogni reparto.

Konko rimpiazzera' l'infortunato Toloi; spazio anche per Gagliardini e Grassi in mezzo (ne resteranno fuori due tra Freuler, Kessie, Kurtic) e per Pinilla al posto di Petagna: "L'idea e' di fare un po' di turnover per il dispendio fisico di domenica e per gli impegni ravvicinati - prosegue Gasperini -. E' giusto che abbiano opportunita' alcuni giocatori che di solito non scendono in campo, perche' danno tutto in allenamento: sto riscontrando una bella partecipazione da parte di tutti".    

Quando si parla di alzare l'asticella, l'allenatore di Grugliasco fa il pompiere: "Il morale e' alto, ma e' presto per spostare l'obiettivo. Ci sono troppe partite, siamo a un quarto di campionato". Non manca una riflessione sull'Atalanta di questo scorcio autunnale, cosi' diversa da quella annunciata in estate e da quella in affanno nello start del campionato: "Non siamo quelli di agosto, perche' i correttivi si fanno in base a cio' che si vede sul campo. Cerco di costruire una squadra che piu' si avvicini alle mie idee, poi mi adatto: all'inizio mica sapevo che Kurtic e Gomez avrebbero potuto giocare nella posizione attuale".

Dall'elogio del sostanziale 3-4-1-2 con lo sloveno tra le linee, impegnato a difendere sul portatore di palla come ad alzarsi in attacco consentendo al Papu di allargarsi, al rinnovato invito a tenere i piedi per terra: "Contro l'Inter e' andato tutto molto bene, ma i giocatori non sono macchine che ripetono la stessa prestazione anche la volta dopo - spiega -. Abbiamo raggiunto gli equilibri giusti attraverso alcuni passaggi: ora dobbiamo trovare alternative, fermo restando che il test e' sempre la partita". 

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  • pubblicato25.10.2016
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