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Afghanistan, strage a Kandhar

I talebani rivendicano i 5 attentati che hanno colpito il cuore della città, roccaforte degli estremisti: almeno 35 le vittime, oltre 50 i feriti.

Cinque esplosioni coordinate hanno fatto strage di civili e di militari a Kandahar, cittadina del Sud dell'Afghanistan dove è nato il presidente Hamid Karzai, ma ancora roccaforte dei talebani in tutta la regione. Sono almeno 35 i orti e più di 50 i feriti.
I terroristi sono arrivati sugli obiettivi in bicicletta o in motorino prima di farsi esplodere verso sera, le 20 ore locali. Sono stati colpiti il carcere, contro il cui edificio sono anche stati sparati colpi d'artiglieria, scatenando poi una violenta sparatoria; la zona intorno la Moschea Rossa e vicino alla casa di Walid Karzai, fratello del presidente; un mercato, il quartier generale della polizia, la sede del Consiglio provinciale e la residenza di Gul Agha Shairzai, ex governatore della Provincia di Kandahar e attuale governatore della provincia di Nangahar.

I testimoni raccontano del caos più totale e secondo la polizia le modalità degli attacchi fanno pensare ad un'operazione ben pianificata e studiata nei particolari. I talebani hanno rivendicato l'attentato definendolo 'un chiaro messaggio' al comandante della Nato, Mc Chrystal che pochi giorni fa aveva preannunciato per l'estate prossima un'offensiva anti-talebana proprio nella regione.

Redazione Internet