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Domani l'autopsia sul corpo

Via Poma, si suicida il portiere

Pietro Vanacore, portiere dello stabile di via Poma dove, il 7 agosto 1990, fu uccisa Simonetta Cesaroni. L'uomo avrebbe dovuto deporre al processo il prossimo 12 marzo. L'uomo si è gettato in mare a Torre Ovo

Pietro Vanacore

Pietro Vanacore si è suicidato: era il portiere dello stabile dove fu uccisa Simonetta Cesaroni, il cui omicidio pone ancora numerosi quesiti e per il quale si sta svolgendo il processo in cui è imputato l'ex fidanzato Raniero Busco.

Vanacore doveva testimoniare in aula questo venerdì, il 12 marzo. L'uomo si è gettato in mare a Torre Ovo, nella marina di Maruggio nel Tarantino, con una pietra legata al collo. Gli investigatori hanno trovato due biglietti di Vanacore dove si legge un messaggio d'addio: "20 anni di sofferenze e di sospetti ti portano al suicidio''; uno era dentro la macchina parcheggiato vicino e l'altro sul parabrezza.
Dopo la morte di Simonetta, Vanacore fu subito arrestato e nel 1993, dopo l'iter processuale, fu prosciolto dall'accusa di omicidio; nel 1995, dopo la conferma della Cassazione, lasciò Roma.

Incredulo il sindaco di Torricella, dove si era trasferito Vanacore, che racconta: "Noi qui non
abbiamo mai creduto che Pierino abbia potuto fare quello di cui veniva sospettato", spiega Giuseppe Turco, medico e molto amico dell'ex portiere. Anzi secondo Turco non sembrava
preoccupato e pareva assolutamente tranquillo.

Domani, mercoledì, si dovrebbe procedere all'autopsia.