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"La capitale europea dei sogni" di Tiziana Di Simone

Cara la nostra Europa di oggi e di sempre
I ragazzi europei di oggi si divertono ancora con i mattoncini da costruzione che hanno cambiato forma, si sono evoluti con i tempi: sono transformer, star war, ma anche gli eroi mitici, il labirinto del minotauro. Si sono raffinati: oggi puoi riprodurre con i mattoncini monumenti della nostra storia europea: dal big ben di Londra alla porta di Brandeburgo a Berlino. E se non basta e sei proprio un super appassionato puoi fare un’immersione totale nei parchi che si trovano sparsi in mezza Europa a partire da Legoland  proprio in Danimarca. Si può anche dormire in stanze stracolme di mattoncini…
Ma forse l’attualità degli storici pezzettini  la prendiamo dall’Università di Lione , dove studenti della facoltà di informatica, hanno costruito la macchina inventata dal grande matematico inglese, Alan Turing,papà dell’informatica, antesignano  del moderno computer, con 20mila pezzi di lego azionati da aria compressa.
E  non basteranno tutti questi  mattoncini a costruire tra meno di una settimana a Bruxelles l’accordo necessario per far vedere all’Europa uno spiraglio, una luce in fondo al tunnel della crisi. Qualche importante pezzo è stato messo insieme a Roma dal quartetto- Francia, Germania, Spagna e Italia. Un’inedita alleanza tra paesi in condizioni molto diverse ma che rappresentano le quattro principali economie del Continente. E non sembrava poi così scontato che LA SCELTA DELL’EURO, DELLA MONETA UNICA, E’ IRREVERSIBILE se hanno dovuto ripeterla i quattro leader europei da Roma. Perché gli attacchi continui alla moneta unica, lo spauracchio della sua fine agitato a più riprese in vari paesi e da vari politici a seconda delle convenienze del momento, è un gioco che distrugge, non costruisce.
Come ogni pezzo di storia, l’Unione europea è piena di contraddizioni. Si chiede ovunque più Europa e poi si hanno grandi difficoltà a riempire le parole di contenuto. Si chiedono gli Stati Uniti d’Europa per uscire dalla crisi, più poteri a Bruxelles dicono gli stessi tedeschi, ma è solo un’idea tanto sanno che gli altri, a partire dai francesi, non saranno d’accordo a cedere più sovranità all’Europa. E’ così, è la quadratura del cerchio all’europea.
Forse ci vorrebbe una bella scatola di mattoncini da regalare ai 27 leaders che arriveranno al Consiglio europeo giovedì prossimo. Chi costruirà per primo la capitale europea dei sogni in 100 pezzi avrà centrato l’obiettivo.
La partita per il vertice è ancora tutta aperta e si chiuderà prima degli europei di calcio…Ci auguriamo che a vincere sia solo l’Europa