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"Disoccupazione" di Tiziana Di Simone

Cara la nostra Europa di oggi e di sempre
il vallo di Adriano nasceva dall’esigenza di difesa, da un’emergenza di allora: lasciare fuori dall’Impero la barbarie. L’Europa di oggi ha abbattuto tanti muri, a partire da quello di Berlino, ha creato uno spazio di libera circolazione come Shengen, ma rischia di costruire un muro sociale difficilissimo da scalare quello della disoccupazione.
I livelli attuali di disoccupazione sono inaccettabili- ha tuonato in settimana il commissario all’occupazione Andor nel presentare la nuova strategia per il lavoro in Europa. La promessa di 17 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2020 rischia di essere una chimera anche se questa volta la Commissione europea ce l’ha messa tutta per individuare i settori con forti potenzialità. L’economia ecocompatibile i servizi sanitari e i nuovi settori tecnologici.
Poi si snocciolano una serie di buone pratiche, raccomandazioni ai 27 governi dell’Unione europea perché in sostanza ognuno sceglie la strada che preferisce ma i dati della disoccupazione nell’Unione restano altissimi- 10,8 per cento con una tendenza al rialzo che non si ferma.
Nel pacchetto si suggerisce anche di trasformare Eures in un vero e proprio strumento europeo di collocamento e di assunzione. L’idea sarebbe di investire nella rete Eures per farla diventare dall’anno prossimo un portale con applicazioni innovative basate sul principio del self service che con una mappatura geografica chiara potrà fornire offerte di lavoro in tutta Europa.
La rete Eures è nata nel 1993-quasi 20 anni fa e ci riporta al famoso mercato unico- comprende 31 paesi e mette in contatto ogni giorno persone alla ricerca di impiego e datori di lavoro. Sul sito potete trovare ogni giorno cifre come:  un milione e trecento mila posta di lavoro offresi, 850mila curricula, più di 27mila datori di lavoro registrati. Non sto dando numeri, ma solo chiedendomi come mai si pensa solo oggi in piena emergenza lavoro a potenziare questo strumento che avrà bisogno di più investimenti per essere  operativo. Forsi non ci sono fondi?
Parlando con una giovane europea in cerca di lavoro mi ha fatto notare che gli strumenti in rete che promettono posti  sono tantissimi ma alla fine non si arriva alla famosa buona proposta, all’incontro fra domanda e offerta.
Rispondo- non cadiamo nella rete dell’indifferenza. Il tempo è quello di agire. Non so se la rete Eures sia la strada giusta.  Sempre meglio che trovarsi davanti a un muro.
Cari euro ascoltatori se utilizzate Eures, la conoscete, o avete qualche suggerimento scrivete alla nostra mail….vediamo se si può trovare lavoro in Europa.