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"Futuro" di Tiziana Di Simone

Cara la nostra Europa di oggi e di sempre
È proprio il futuro che dobbiamo inventare. Non un pericoloso passato senza futuro come evocava Broccoli ma un domani con progetti, aspettative e convinzioni da portare avanti. L’Europa riprende a pieno ritmo la prossima settimana le attività euro-istituzionali. Le aspettative politiche, economiche e di  proposte sono in piena elaborazione. Prosegue il dibattito sul FUTURO dell’Unione economica e monetaria. Non è questa la sede per entrare nel merito ma sarebbe importante che fosse un dibattito che tutti noi, i cittadini europei, potessimo sentire vicino alle loro esigenze. Una qualche risposta concreta agli affanni di tutti i giorni.
Vanno a caccia di futuro e si impegnano per costruirlo i greci che ho incontrato in vacanza a Creta. Lavorano ogni giorno facendo i conti con il memorandum che incombe sulle loro attività- dall’aumento delle tasse, ai tagli alle pensioni e alla sanità- con  l’incertezza del domani ma convinti che devono fare oggi. Lo fanno con distacco, a volte disprezzo, nei confronti della classe politica ma anche con diffidenza verso l’Europa. C’è chi sostiene che la Grecia è morta e chi invece pensa che l’inverno sarà duro ma ce la faranno.
“Prima avevamo ville con giardini e fiori, adesso abbiamo riscoperto l’orto e piantiamo frutta e verdura. Vuol dire che si sta cambiando stile di vita. Magari si riscoprono le cose importanti e non si fanno più i debiti per le auto di lusso”. Vive a Creta gestisce una libreria e ha quarant’anni. Voleva fare la giornalista ma ci ha ripensato una decina di anni fa e ha lasciato Atene. Oggi è contenta perché dice che i suoi amici di allora guadagnano la metà. Dopo mezz’ora di chiacchiere, ha voluto conservare il suo anonimato la signora greca di Creta.
Forse senza troppe alchimie politiche ed economiche- per uscire dalla crisi, costruire il FUTURO,  bisogna  ritrovare una vita quotidiana più semplice.
Buon ritrovata Europa.