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"Divisioni" di Tiziana Di Simone

Cara la nostra Europa di oggi e di sempre
Quel tempo cupo della divisione tra Est e Ovest è stato superato dalla Storia dell’Unione europea con l’allargamento che ha portato sotto lo stessa bandiera a 12 stelle ben 27 paesi. I paesi dell’est restano i paesi dell’est con una storia diversa dalla nostra prima e dopo gli anni post seconda guerra mondiale, cioè gli anni del Patto di Varsavia. Oggi in Polonia possiamo trovare un design all’avanguardia,  solo per fare un esempio, e non ci porta alla memoria quel tempo lontano perché ora la linea di divisione in Europa non è più tra Est e Ovest.
Adesso esiste una linea immaginaria ma netta tra Nord e Sud dell’Europa. La crisi economica ha diviso cicale da formiche. A nord i virtuosi nella gestione delle finanze statali e a sud i paesi dalle finanze allegre. Che i greci si siano presentati a Bruxelles con i conti truccati,  ha lasciato spiazzati i suoi interlocutori. La cura non è  indolore anche perché è  dettata dalla paura del contagio e dalla mancanza di coraggio delle leadership europee. Ma forse anche dalla mancanza di esperienza. Si sapeva che l’euro senza una governance  politica era ED è una strana creatura, ma a Bruxelles- al di là delle dichiarazioni- si aspettavano tempi migliori per la governance. Invece sono arrivati i peggiori, quelli della tempesta finanziaria. Adesso si contano di nuovo i giorni per salvare l’euro. Le proposte per equilibrio tra crescita e rigore sono sul tavolo delle cancellerie europee. Si parla- come sempre in questi casi- di un piano B per l’euro. Si parla di Grexit, l’uscita della Grecia dalla zona euro. Si parla da parte della Germania di Merkel di un piano sud: la rcetta utilizzata da Berlino per lo sviluppo della Germania dell’est- la DDR.  Tra i tanti suggerimenti arrivano  proposte anche improbabili, come quella di un  euro del sud. Non sappiamo che tipo di moneta sarebbe e nemmeno chi dovrebbe emetterla, ma nella confusione, non si sa mai.
E dato che la domanda che si aggira con maggiore frequenza nei bar europei è : “ma la Grecia lascerà l’euro?”. La risposta la lascio all’ironica vignetta del quotidiano britannico “The Indipendent”.
Un greco si trova di fronte al fiume Stige e c’è il cartello per prendere il traghetto sul quale si legge: Si accettano dracme ed euro, Solo in contanti”. E Caronte chiede al greco “Vuoi attraversare o no?”.