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"Il volo" di Umberto Broccoli

Mia cara vecchia Europa…Volano gli uccelli volano…
E l’ uomo ne ha osservato da sempre le evoluzioni. Con invidia, fino a quando non è riuscito ad emularne i movimenti. Per secoli l’ uomo ha provato a indossare ali improbabili e tentare la strada del cielo. Senza risultati. L’ uomo antico guardava il cielo e invidiava gli stormi. Cercava di capire come e perché ricamassero quelle figure improvvise. Incantato, l’ uomo antico tentava di rubare i segreti del cielo a chi quel cielo attraversava….
… quell’ uomo sperava prima o poi di essere simile a loro, mia cara vecchia Europa.. Di poter un giorno guardare tutto dall’ alto. Dallo spazio, fra le nuvole. Anche perché lassù, dal cielo arrivavano i segnali del futuro di chi viveva sulla terra. L’ uomo non spiegava il mistero del volo. E tentava di spiegare il destino umano, traendo i vaticini dalle ali spiegate…
Mia cara vecchia Europa: quell’ uomo (non potendo fare altro) ha spinto la sua fantasia verso il cielo. Cercando di trarre auspici e risposte sul suo futuro di uomo terrestre. Non potendo fare altro, l’ uomo ha cercato di far piovere fantasia da quelle nuvole. Fantasia (oltre alle predizioni).
E così, quell’ uomo, ha inventato storie di uomini volanti: Dedalo e Icaro, con le ali di cera per tentare la strada del cielo. Come uccelli, come gli stormi a ricamare figure improbabili fra le nuvole…
.. ma l’ uomo non può tentare la strada del cielo. Non è ammesso al sogno delle nuvole, mia cara Vecchia Europa. E se si ubriaca di altezza, rischia di far sciogliere la cera delle ali e di precipitare nuovamente sulla terra, facendo crollare il suo sogno…
… poi, dopo millenni di sogni, dopo millenni di speranze, dopo millenni di tentativi, quell’ uomo è riuscito a salire verso l’ azzurrità. Prima con palloni, prigionieri dei venti: goffi tentativi maldestri di imitare la fantasia degli stormi, mia cera vecchia Europa...
Poi, con altre ali ha provato a salire in alto, sempre più in alto. Ma per quanti sforzi abbia fatto quell’ uomo, il volo degli aeroplanio non assomiglierà mai alla fantasia degli stormi…
Mia cara vecchia Europa: proviamo a volare oggi, meglio degli aeroplani. Rassereniamo la nostra anima, come quando, da piccoli aspettavamo il rientro delle rondini. Quando, quelle rondini, nel cielo, anticipavano la primavera. E, strillando, sembrava chiamassero l’ estate.
Con la fantasia e con la malinconia di chi poi, vedeva andare via quelle rondini, sul finire dell’ estate. E, con lo stesso tipo di fantasia, gli occhi seguivano le code di quelle rondini, in viaggio verso il caldo, mentre quei nostri occhi, presto, avrebbero riscoperto il sapore dell’ inverno…