Cara la nostra Europa di oggi e di sempre
Sei imbattibile per giri di parole, messaggi poco chiari, sfumature delle sfumature- come per le discusse e confuse conclusioni dell’ultimo Consiglio europeo.
Certo a dover spiegare che si è deciso senza decidere, che si fanno passi avanti, ma senza andare avanti, che bisogna anche tornare sui propri passi per tracciare meglio il percorso, credo che per adulti o bambini sia davvero difficile capire.
Ai bambini e ai grandi che si appassionano della quotidiana storia di oggi però si può dire che il percorso dell’Europa progredisce a sbalzi, non è un lungo fiume tranquillo, un po’ come la vita.
Monotona, ripetitiva, oppressiva, anonima, spersonalizzante. Così puntava il dito poco fa Broccoli, sull’esistenza. Per carità, "le mal d’étre", come scriveva Cocteau
è un’attitudine umana di tutte le epoche. In questi giorni la mia personale monotonia è stata spezzata da una scena di ordinaria violenza in pieno centro della capitale in pieno giorno. I dettagli non interessano, quello che importa è che a schiacciarti non è tanto o soltanto il danno ma soprattutto il riparare il danno.
La vita diventa oppressiva quando non reagisci.
Riprendiamo ancora il Ritratto di Dorian Gray, che è una miniera di citazioni:
Chi è padrone di sé può porre termine a una sofferenza con la stessa facilità con cui inventa un piacere. Non voglio essere in balia delle mie emozioni. Voglio servirmene, goderle e dominarle.
Una provocazione senza dubbio ma fosse pure solo una citazione, basta già a scrollarsi di dosso l’inutile polvere della monotonia, della paura e dello sconforto.
Senza reazioni forti e chiare anche la crisi- cari europei- rischia di diventare un ritornello, che ci farà scivolare in un tempo anonimo e indefinito.