Scatti di scena

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Caruso

Seconda puntata

Lunedì 24 settembre ore 21.10

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    New York. Enrico, il giovane Errì di belle speranze che a Napoli sognava di diventare tenore, è per tutti ormai il “Grande Caruso”. E’ il divo del momento, acclamato e idolatrato dalla città che non dorme mai e che lo ama senza riserve, come un figlio. Per tutti gli italiani in America, del resto, Caruso rappresenta il riscatto dell’emigrante, l’orgoglio italiano; per Gerome e Luisa, i due emigranti dal cuore d’oro che l’hanno accolto in casa propria, Enrico è soltanto una persona generosa e desiderosa di affetto. Salutandoli dal piroscafo in partenza che sta per riportarlo in Italia, Enrico si commuove. Sa che è arrivato il momento di tornare a casa: Rina, infatti, gli ha scritto una lettera dove gli annuncia la nascita di Enrico jr., il suo secondogenito.

    Sulla nave, Caruso incontra la giovane Dorothy, bella e “luminosa come il sole di Napoli” con la quale entra in immediata sintonia. I due parlano a lungo della famiglia, della fama, dell’amore. Dorothy sembra molto saggia per la sua giovane età e ad Enrico questo non sfugge. Il suo cuore, però, è in trepidante attesa di conoscere il figlio appena nato e di rivedere l’amata famiglia: la fedele Rina, il fratello Giovanni, il figlioletto Foffo. E la “sua” Ada, che non ha dimenticato nonostante le “avventure” senza importanza con questo o quel soprano e con la quale vuole riconciliarsi al più presto.

    Ma il sogno di riunire la famiglia si infrange ben presto con la realtà dei fatti. Il padre, rimasto a Napoli, passa il tempo nelle osterie e spende per l’alcol tutti i soldi che riceve dal figlio; Ada è distante, lontana dalla donna passionale e innamorata capace di rinunciare a tutto per lui; Rina e Giovanni custodiscono un segreto che non deve essere rivelato; Cesare è laconico e pensieroso. Anche Enrico, d’altro canto, nasconde una grande preoccupazione: un dolore lancinante alla gola che lo costringe ad andare spesso dal medico. Un dolore per il quale dovrebbe smettere di cantare. E quando scopre la relazione tra Ada e Cesare, Enrico, stanco e deluso, decide di ignorare le richieste dei medici e di gettarsi con rinnovato vigore nella carriera.

    Tornato a New York, Caruso è un professionista sempre più esigente: pretende gli ingaggi più cospicui dell’epoca, decide quando e cosa cantare, tanto da intonare dal palco del Metropolitan O’ sole mio, dedicandola agli emigranti presenti in sala. Nel frattempo tenta di costruire, proprio nella Grande Mela, la famiglia che gli manca in Italia, alimentando il sogno di Gerome e Luisa di aprire un ristorante e impegnandosi a fondo nell’ inaugurazione del locale. Si accorge, però, che la vera famiglia è in realtà insostituibile e decide di tornare a casa per un ultimo tentativo di riavvicinamento. Questa volta è convinto di essere cambiato, si sente pronto a perdonare la sua compagna e a mettere la famiglia al primo posto. Ada, però, non gli crede, ed ha fatto la sua scelta: andrà via con Cesare e lascerà ancora una volta Enrico pieno di amarezza per l’abbandono e per la mancanza di gratitudine di coloro che gli stanno intorno.

    La vita di Enrico, folgorante sul palco, è in realtà dietro le quinte una continua fonte di delusioni e infelicità. Ada viene condannata al carcere per diffamazione dopo che, spinta da Cesare, tenta di estorcere ad Enrico del denaro; il padre muore solo e abbandonato; il suo impresario americano lo licenzia; le condizioni della sua laringe diventano sempre più critiche. Ma Enrico non si arrende, determinato a vivere la vita fino in fondo.

    La stessa vita che gli ha tolto tanto, infatti, sta per regalargli il dono più bello: Dorothy. La saggia ragazzina del piroscafo, ormai una donna, è la luce che Enrico stava aspettando e grazie alla quale può godersi gli anni che gli restano. Una moglie che lo ama incondizionatamente, disposta a sacrificare la sua giovinezza pur di stargli vicino nella gioia e nel dolore e pronta a regalargli un figlio. Caruso non può che arrendersi a quell’amore puro e candido. E anche ad una malattia che non lo molla.

    Circondato dagli affetti più cari – Giovanni, Rina, Ada, con la quale ha un commovente riavvicinamento – e soprattutto Dorothy, Enrico muore a 49 anni, passando alla storia come uno dei più importanti e famosi tenori al mondo, amato e ricordato da tutti.

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