Puntate

Maastricht, cittadina del Limburgo in Olanda, è nota ai più per il trattato dell’Unione Europea entrato in vigore nel 1993. Con i suoi 120.000 abitanti e le sue case fiabesche, come quelle che dipingeva Vermeer, mostra un paesaggio che ha il sapore d’antico ma è anche capace di assorbire senza traumi pulsioni di modernità.

La piazza centrale di Maastricht sembra quasi perfetta nel suo incastro di edifici e di chiese di varie epoca. Una cattedrale romanica con quattro torri miracolose del XII secolo che alberano la bifora lombarda; una seconda chiesa con torre gotica in pietra arenaria rossa, lo stesso colore che si rispecchia in un edificio moderno e nell’intonaco del museo che a sua volta dialoga con la casa comunale neoclassica.

Dietro la cattedrale c’è il museo del tesoro ecclesiale, una vera raccolta di meraviglie, con reperti e reliquie che abbracciano tutta la storia della cristianità. Questo tesoro testimonia la vocazione al collezionismo nella città olandese, confermata anche dal fatto che Maastricht è la sede del TEFAF, The European Fine Arts Fair. Si tiene ogni anno a marzo ed è una delle più importanti fiere d’arte e antiquariato al mondo, una sorta di enorme e irripetibile museo dove tutto è in vendita. Una vera manna per i ricchissimi borghesi amanti del collezionismo di tutto il mondo.

Un luogo dove è possibile osservare in simultanea opere di artisti famosissimi, dai caravaggeschi a Van Gogh, dai simbolisti a Kandisky, da Canova a Max Ernst, persino un Botticelli, seppur di dubbia attribuzione, e poi Bernini e tantissimi altri. Non solo quadri, dipinti o opere grafiche ma anche una serie preziosa e poderosa di arredi, mobili, libri antichi accanto ad oggetti curiosissimi come una collezione di piccoli gessi realizzati intorno agli anni ’30 dell’Ottocento di uno scultore francese che rappresentano tutte le “rockstar” dell’epoca, Johann Strauss, Hector Berlioz, Franz Liszt.