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I figli di

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Costantino Teodori

Costantino nasce a Verona il 22 Agosto 1984. È figlio di Gigliola Cinquetti e Luciano Teodori.
Vive a Roma con il fratello Giovanni. Si è laureato in Architettura a Mendrisio e ora svolge la professione di architetto come libero professionista, oltre a occuparsi di installazioni d’arte.

Giovanni Teodori

Giovanni nasce  a Verona il 10 ottobre del 1980.Vive con il fratello Costantino a Roma. Laureato in Giornalismo, ora storico di professione, sta scrivendo un saggio sulle relazioni italo-tedesche negli anni ’30.

La videointervista:



La carriera di Costantino

Costantino descrive la sua famiglia “culturalmente indirizzata”: dal padre ha avuto un’impostazione classica e grazie alla madre ha sviluppato il suo lato artistico.
Costantino, per via del suo carattere indipendente e libero, ha avuto diversi scontri con i genitori quando era giovane, soprattutto per l’imposizione a frequentare il liceo classico anziché l’artistico: “Mia madre, essendo una cantante, ha sempre cercato di farmi evitare il mondo dell’arte, ma a me è sempre piaciuto”. Ha studiato Architettura in Svizzera, laureandosi nel 2010. Attualmente è impegnato in diversi progetti come libero professionista. Da due anni si occupa di installazioni d’arte.

Il questionario di Costantino

Descrivi il tuo carattere in poche parole:
Sono una persona curiosa e aperta mentalmente. Non mi piace concentrarmi su me stesso. Ho avuto un’educazione rigida e mi metto sempre in discussione. Non mi piace dare una definizione di me stesso poiché mi vedo come una persona in costante cambiamento. Non ho quel tipo di sicurezza che porta a fissare certezze, sto bene anche nel caos.

Ti piace viaggiare? Quali luoghi hai visitato?
Sono un nomade, viaggio di continuo. Non mi piace la vacanza fine a se stessa, per me il viaggio è un’esperienza per conoscere il mondo. Mi sento cittadino del globo, se ti senti padrone del pianeta sei libero. Mi piace pensare che posso andare ovunque. Non immagino la mia vita legata solo a un paese o a una città. Ho girato l’Europa, i miei paesi preferiti sono la Grecia e la Francia: la Grecia per gli elementi naturali semplici, la Francia perché cosmopolita. Sono stato in Canada e ho vissuto negli Stati Uniti. Sono stato due mesi in Giappone. La curiosità per questo paese è nata quando, da piccolo, mia madre mi portava oggetti “curiosi” dal Sol Levante. Ne sono rimasto molto affascinato.

Qual è il viaggio più estremo che tu abbia mai fatto?
Non ho mai fatto viaggi estremi. Forse l’esperienza più estrema è stata quella di vivere a New York per quattro mesi, da solo e con pochi soldi, facendo il commesso part time.

Hai qualche fobia?
Non sopporto gli spazi stretti, non ci resisto molto. Ho paura del vuoto e del mare profondo. Ho anche paura di andare sott’acqua.

Com’è il tuo rapporto con il tuo compagno di viaggio?
Inizialmente era un rapporto di adorazione, da piccolo lo ammiravo. Adesso siamo alla pari, ora che viviamo insieme ci stiamo conoscendo di più e ci troviamo bene. Ci confrontiamo molto. Lui è più accondiscendente di me; io, se qualcosa mi irrita, lo dico.

Avete mai fatto un viaggio insieme?
Solo da piccoli, al mare e in montagna, durante le vacanze di famiglia. Viaggi seri no.

Quali potrebbero essere i punti di forza e di debolezza del tuo compagno di viaggio e della vostra coppia?
Giovanni è un ragazzo molto sensibile, colto e simpatico. Il suo pregio è la leggerezza, che forse io non ho. Difetti: non è biondo e parla un po’ troppo. Inoltre è meno rigoroso di me intellettualmente. Il punto di forza della nostra coppia è che siamo abbastanza simili, è bello vedere due ragazzi simili ma al tempo stesso diversi. Sicuramente non litigheremo ma ci sosterremo a vicenda. Le difficoltà saranno la fame o forse il troppo tempo fermi per strada a cercare un passaggio. Io ho un carattere più snob, magari sarà lui a dovermi sostenere se c’è qualcosa che non va perché io tendo a disimpegnarmi,  se per esempio le macchine non si fermano.  Non ho mai fatto l’autostop quindi non so come me la caverò, non vedo come non dovrebbero caricarci, in fondo siamo così carini… Io credo che l’Universo ci aiuterà.

Chi sarà l’elemento trainante della coppia?
Penso io, perché ci tengo molto a questa esperienza.

Perché hai deciso di partecipare a Pechino Express?
Perché sono interessato a farmi vedere dal grande pubblico; mi interessa l’esperienza in televisione come forma di  espressione comunicativa. Penso anche di poter piacere. La visibilità, inoltre, crea potere.

 

La carriera di Giovanni

I suoi genitori gli hanno trasmesso la curiosità, l’ironia ma soprattutto a pensare in modo autonomo. Laureato in Scienze della Comunicazione e in Giornalismo alla Sapienza di Roma.
Storico di professione, nel 2011 ha pubblicato un libro: Alessandro Pavolini – La vita, le imprese e la morte dell’uomo che inventò la propaganda nazista. Attualmente sta scrivendo il suo secondo libro, incentrato sulla percezione degli italiani in Germania durante l’alleanza italo-tedesca negli anni ’30.

Il questionario di Giovanni

Descrivi il tuo carattere in poche parole:
Nonostante io sia uno studioso non sono il classico “topo da biblioteca”. Mi piace viaggiare e divertirmi. Sono una persona molto comunicativa, impulsiva e passionale.

Ti piace viaggiare? Quali luoghi hai visitato?
Mi piace viaggiare,  conoscere le persone e confrontarmi con loro. Vivo i viaggi come un arricchimento personale e culturale. Non ho mai fatto un viaggio intercontinentale però conosco bene l’Europa. Mi piace molto la Grecia e soprattutto mi piacciono le Cicladi, perché mi sento come a casa. Adoro l’Italia perché ha una conformazione naturale che permette di passare dalla spiaggia ai ghiacciai in soli 250 chilometri. Amo molto anche Berlino, città in cui vivo parecchi mesi all’anno. Fuori dall’Unione Europea sono stato solo in Turchia.

Qual è il viaggio più estremo che tu abbia mai fatto?
Il viaggio  più estremo che ho fatto risale al 2004: insieme ad un amico sono partito in furgone verso Spagna e Portogallo.

Hai qualche fobia?
Non ho paura di niente e non sono schizzinoso.

Com’è il tuo rapporto con il tuo compagno di viaggio?
Siamo diversi ma al tempo stesso analoghi, sia caratterialmente che fisicamente. Costantino è biondo con gli occhi azzurri ed io moro con gli occhi castano/verdi:  uno mediterraneo e uno nordico. Abbiamo vissuto lontani per parecchi anni, quando lui è partito era il mio fratellino minore ed è tornato uomo. Forse sto imparando a conoscerlo veramente solo ora.

Avete mai fatto un viaggio insieme?
Abbiamo fatto vacanze insieme ai nostri genitori, ma da soli no.

Quali potrebbero essere i punti di forza e di debolezza del tuo compagno di viaggio e della vostra coppia?
Costantino non ha grossi difetti, è talentuoso, sensibile e intelligente. Non scende a compromessi ed è molto coerente, a volte fin troppo. Questo suo essere tutto d’un pezzo mi dà molta sicurezza. Ci compensiamo perché io invece sono più diplomatico. Sono sicuro che ci divertiremo come pazzi. Le difficoltà arriveranno senz’altro, ma riusciremo a superarle.

Chi sarà l’elemento trainante della coppia?
Entrambi, ci compenseremo a seconda dei momenti.

Perché hai deciso di partecipare a Pechino Express?
Perché è un’esperienza di vita, ma soprattutto perché è qualcosa di unico che condividerò con mio fratello.