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Archivio storico

Verrà Gesù e ci troverà ancora a discutere

I cristiani sono martiri ancora oggi

26-01-2015 12:34

Verrà Gesù e ci troverà ancora a discutere

Si è conclusa la settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, come ogni anno nella festa della conversione di san Paolo, il 25 gennaio, e il papa ha celebrato i vespri nella basilica dedicata all'apostolo, San Paolo fuori le mura a Roma. Il Papa ha ricordato i martiri di oggi, perseguitati e uccisi perché cristiani, ma davanti alla tomba di san Paolo ha anche sollecitato tutti - erano presenti anche i rappresentanti delle altre Chiese e Comunità ecclesiali - a fare un vero cammino per una vera comunione. "Tante controversie tra cristiani - ha fatto notare il Papa - ereditate dal passato, si possono superare mettendo da parte ogni atteggiamento polemico o apologetico e cercando insieme di cogliere in profondità ciò che ci unisce, e cioè la chiamata a partecipare al mistero di amore del Padre rivelato a noi dal Figlio per mezzo dello Spirito Santo”. Ed ancora: “L’unità dei cristiani non sarà il frutto di raffinate discussioni teoriche nelle quali ciascuno tenterà di convincere l’altro della fondatezza delle proprie opinioni. Verrà il Figlio dell'Uomo e ci troverà ancora nelle discussioni. Dobbiamo riconoscere che per giungere alla profondità del mistero di Dio abbiamo bisogno gli uni degli altri, di incontrarci e di confrontarci sotto la guida dello Spirito Santo, che armonizza le diversità e supera i conflitti”.
Quando Gesù chiese da bere alla samaritana in realtà si preoccupò della sua conversione, dell'inquietudine che la turbava in profondità. Anche ai nostri giorni "esiste una moltitudine di uomini e donne stanchi e assetati, che chiedono a noi cristiani di dare loro da bere. È una richiesta alla quale non ci si può sottrarre”: “Nella chiamata ad essere evangelizzatori, tutte le Chiese e Comunità ecclesiali trovano un ambito essenziale per una più stretta collaborazione. Per poter svolgere efficacemente tale compito, occorre evitare di chiudersi nei propri particolarismi ed esclusivismi, come pure di imporre uniformità secondo piani meramente umani”.
Non dimentichiamo, ha raccomandato il Santo Padre, che ancora oggi a causa del Vangelo tanti cristiani "vengono perseguitati e uccisi...Questo è l'ecumenismo del sangue".. Dunque, “la ricerca dell’unità dei cristiani non può essere appannaggio solo di qualche singolo o comunità religiosa particolarmente sensibile a tale problematica. La reciproca conoscenza delle diverse tradizioni di vita consacrata ed un fecondo scambio di esperienze può essere utile per la vitalità di ogni forma di vita religiosa nelle diverse Chiese e Comunità ecclesiali”.

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