Paolo Poli e Pino Strabioli

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Settima puntata: Superbia

La superbia, il più grave di tutti i vizi, secondo S. Agostino, principio di ogni peccato, sinonimo di arroganza, eccessiva stima di sé, disprezzo verso gli altri

01-08-2015 20:15

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    Settima puntata: Superbia

    Anche in questa puntata sarà di scena un vizio capitale: la superbia, il più grave di tutti i vizi, secondo S. Agostino, principio di ogni peccato, sinonimo di arroganza, eccessiva stima di sé, disprezzo verso gli altri...

    Dopo la sigla iniziale cantata da Paolo Poli ‘Vieni pesciolino mio diletto’, che, assieme a quella finale ‘W la Biga’, è diventata il motivo cult di questa estate, la superbia sarà declinata come sempre in maniera originale e stravagante da Paolo Poli che  ci regalerà incursioni nel mondo dell’arte, della letteratura, del cinema e dello spettacolo, accompagnate da ricordi personali e incontri speciali, come quello con Sandra Mondaini. Indimenticabile, la coppia di “bambini terribili” formata da Filiberto-Poli e Arianna-Mondaini, protagonista di tanti esilaranti sketches della televisione degli anni  ‘60.

    Come di consueto, Paolo Poli reciterà una poesia di Aldo Palazzeschi: questa settimana “La fontana malata” e,  accompagnato al pianoforte dal maestro Andrea Farri, leggerà un brano di una novella del Decameron “Andreuccio da Perugia”. Massimo Recalcati, psicanalista e scrittore, ci darà una lettura attualizzata di questo vizio così insidioso che spesso sfocia nel narcisismo.

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