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Il Sinodo non è un Parlamento

Il Papa spiega all'udienza come si è svolta l'assemblea straordinaria sulla famiglia

10-12-2014 13:58

Il Sinodo non è un Parlamento

Dopo il ciclo di catechesi sulla Chiesa adesso tocca alla famiglia, e il Papa all'udienza del mercoledì innanzitutto parte con lo spiegare cosa sia stato il Sinodo straordinario di ottobre, e cosa sarà quello che si terrà il prossimo ottobre 2015.
Si è discusso, ha spiegato Francesco, e anche animatamente, ma non perché ci fossero due fazioni - conservatori e progressisti, innovatori e tradizionalisti - ma affinché lo Spirito Santo potesse parlare. Il Sinodo è uno spazio protetto ed è bene che il confronto ci sia. "E’ un processo, è il normale cammino sinodale. Ora questa Relatio torna nelle Chiese particolari e così continua in esse il lavoro di preghiera, riflessione e discussione fraterna al fine di preparare la prossima Assemblea. Questo è il Sinodo dei Vescovi. Lo affidiamo alla protezione della Vergine nostra Madre. Che Lei ci aiuti a seguire la volontà di Dio prendendo le decisioni pastorali che aiutino di più e meglio la famiglia. Vi chiedo di accompagnare questo percorso sinodale fino al prossimo Sinodo con la preghiera. Che il Signore ci illumini, ci faccia andare verso la maturità di quello che, come Sinodo, dobbiamo dire a tutte le Chiese. E su questo è importante la vostra preghiera".
I giornali, aveva detto il Santo Padre, hanno raccontato la cosa non sempre fedeli allo spirito che animava i padri. "Durante il Sinodo i media hanno fatto il loro lavoro – c’era molta attesa, molta attenzione – e li ringraziamo perché lo hanno fatto anche con abbondanza. Tante notizie, tante! Questo è stato possibile grazie alla Sala Stampa, che ogni giorno ha fatto un briefing. Ma spesso la visione dei media era un po’ nello stile delle cronache sportive, o politiche: si parlava spesso di due squadre, pro e contro, conservatori e progressisti, eccetera. Oggi vorrei raccontare quello che è stato il Sinodo".
E così il Papa ha chiarito che al di là delle chiacchiere i documenti rimangono. E i documenti ufficiali sono soltanto tre: il Messaggio finale, la Relazione finale e il discorso finale del Papa. Gli altri, la relazione iniziale e quella post disceptationem, sono solo strumenti di lavoro. La Relazione finale, ha ricordato il Pontefice, è stata pubblicata e inviata alle Diocesi di tutto il mondo, con le domande rivolte alle Conferenze episcopali. Da lì i Lineamenta del prossimo Sinodo.

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