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Cattolico vuol dire "in uscita"

All'udienza del mercoledì continuano le catechesi sulla Chiesa

17-09-2014 12:50

Cattolico vuol dire "in uscita"

"La Chiesa è nata cattolica, cioè “sinfonica” fin dalle origini, e non può che essere cattolica, proiettata all’evangelizzazione e all’incontro con tutti” - ha detto oggi il Papa all'udienza del mercoledì in Piazza San Pietro davanti a cinquantamila fedeli ai quali il Santo Padre oggi si è avvicinato - nonostante le misure di scurezza forse più imponenti del solito - come di consueto con la sua jeep, sporgendosi fino a sorseggiare con una cannuccia del mate offertogli da un fedele.
Continuano così le catechesi di Francesco sul tema della Chiesa: cosa significano veramente le parole cattolica e apostolica, e cosa vogliono dire per le nostre comunità e per ciascuno di noi? Cattolica vuol dire che"universalmente e senza defezione insegna tutte le verità che devono giungere a conoscenza degli uomini, sia riguardo alle cose celesti, che alle terrestri" - ha spiegato Francesco citando Cirillo di Gerusalemme. E poi ha proseguito, parlando del dono delle lingue portato dallo Spirito Santo: “La Parola di Dio oggi si legge in tutte le lingue, tutti hanno il Vangelo nella propria lingua, per leggerlo. E torno sullo stesso: è sempre bene prendere con noi un Vangelo piccolo, per portarlo in tasca, nella borsa e durante la giornata leggerne un passo. Questo ci fa bene. Il Vangelo è diffuso in tutte le lingue perché la Chiesa, l’annuncio di Gesù Cristo Redentore, è in tutto il mondo. E per questo si dice la Chiesa è cattolica, perché è universale”.
E il fatto di essere apostolica significa che siamo tutti mandati a portare agli altri il buon annuncio della risurrezione.



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