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Archivio storico

Francesco a Napoli

Calore e affetto per il Papa

25-03-2015 15:21

Francesco a Napoli

Per l’ottavo viaggio apostolico in Italia Papa Francesco ha scelto Napoli. Città difficile, complessa dove “la vita non è stata mai triste”.

I napoletani hanno riservato a Francesco una accoglienza calorosa e piena di affetto. Lo ha ripetuto il Papa rientrando in Vaticano e ringraziando durante l’Angelus la città partenopea.

Francesco ha toccato con mano tutte le realtà della città. Da Scampia al carcere di Poggioreale, da piazza del Plebiscito al lungomare Caracciolo.

Negli incontri il Papa non ha rinunciato a parlare in maniera efficace, spesso a braccio, riassumendo quelli che sono diventati i capisaldi del suo Magistero. Ha parlato di conversione, di speranza, di fraternità, di misericordia.

Lo ha fatto incontrando la gente a Scampia. Lo ha fatto incontrando i detenuti di Poggioreale. Lo ha fatto abbracciando uno per uno gli ammalati incontrati. Lo ha fatto parlando al clero. E incontrando i giovani e i rappresentanti delle famiglie.

A loro ha ricordato, concludendo la visita a Napoli, che la cura dei giovani e degli anziani è la misura del futuro di un popolo rinnovando alla città l’appello ad «andare avanti sempre» e a «non perdere la speranza».

Poco prima davanti ai centomila giovani dell’arcidiocesi riuniti sul lungomare Caracciolo, il Pontefice ha denunciato nuovamente la cultura dello «scarto» che penalizza i più piccoli e i più anziani, e ha parlato della crisi della famiglia, oggi messa «sotto attacco» dalla secolarizzazione e da vere e proprie forme di «colonizzazioni ideologiche».

Da qui la necessità a riscoprire la «testimonianza dell’amore» nella vita matrimoniale, dando spazio alla preghiera e alimentando continuamente la volontà di comprensione e di riconciliazione.

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