[an error occurred while processing this directive]

Archivio storico

Dal Papa i compiti per casa

Riprese le udienze del mercoledì dopo la pausa di luglio

06-08-2014 12:41

Dal Papa i compiti per casa

Da bravo maestro il Papa riprende le catechesi dopo la pausa estiva controllando se gli studenti hanno fatto i compiti a casa, se hanno letto il Vangelo e se si sono ricordati di portarlo sempre con sé nella borsa, in tasca. E poi ne dà altri di compiti.
Oggi all'udienza del mercoledì in aula Paolo VI, che riprende dopo l'interruzione di luglio, Francesco parla della Nuova Alleanza di Dio con l'uomo, quella che Cristo ha stretto con noi dando la sua vita, quella prefigurata da San Giovanni Battista. Con la vecchia alleanza Dio ci aveva dato i dieci comandamenti, ma per stringere la nuova Dio indica all'uomo la via della vera felicità. "Noi siamo abituati a imparare i dieci comandamenti,; sicuro … - ha detto il Santo Padre - Tutti voi lo sapete. Lo avete imparato nella Catechesi, ma non siamo abituati a ripetere le Beatitudini. Proviamo invece a ricordarle e a imprimerle nel nostro cuore. Facciamo una cosa: io dirò una dopo l’altra; io dico una e voi farete la ripetizione..." E così in piazza il Papa ha elencato le beatitudini una per una, aspettando al termine di ciascuna che i fedeli la ripetessero. Poi ha raccomandato ai fedeli di leggerle di nuovo, domani, a casa. "Sono nei primi capitoli di Matteo". Sono il ritratto di Gesù e la via per la nostra vera profonda felicità. “Oltre alla nuova legge – ha detto ancora il Papa - Gesù ci consegna anche il ‘protocollo’ sul quale saremo giudicati: alla fine del mondo noi saremo giudicati. E quali saranno le domande che ci faranno là? Quali saranno queste domande? Qual è il protocollo sul quale il giudice ci giudicherà? É quello che troviamo nel venticinquesimo capitolo del Vangelo di Matteo … Oggi il compito è leggere il quinto capitolo del Vangelo di Matteo dove ci sono le Beatitudini e leggere il 25.mo, dove c’è il protocollo, le domande che ci faranno il giorno del giudizio. Non avremo titoli, crediti o privilegi da accampare. Il Signore ci riconoscerà se a nostra volta lo avremo riconosciuto nel povero, nell’affamato, in chi è indigente ed emarginato, in chi è sofferente e solo… È questo uno dei criteri fondamentali di verifica della nostra vita cristiana, sul quale Gesù ci invita a misurarci ogni giorno. Io leggo le Beatitudini e penso come deve essere la mia vita cristiana e poi faccio l’esame di coscienza con questo capitolo 25 di Matteo … ogni giorno: ho fatto questo, ho fatto questo, ho fatto questo … Ma ci farà bene! Sono cose semplici ma concrete”.

[an error occurred while processing this directive]