[an error occurred while processing this directive]
[an error occurred while processing this directive]

Caproni e la (in)cultura ambientale

L'ultima persona che ha chiamato stamattina ha perfettamente ragione. Per commentare un testo, in questo caso la bellissima poesia di Caproni, bisogna avere sufficiente conoscenza del tema trattato. Le conoscenze non sono fornite dai programmi curriculari. Non c’è ecologia nei programmi scolastici. Ci può essere solo se ci sono docenti sensibili all’argomento e che usano parte del tempo con programmi speciali. Lo so perché le scuole mi invitano spesso a partecipare a questi programmi. Sono professore universitario, insegno a scienze ambientali e scienze biologiche. Quando arrivano all’università, gli studenti non sanno NULLA di ambiente e quel poco che sanno spesso è sbagliato. Il mio campione è rappresentativo di quelli che sono interessati all’argomento, figuriamoci gli altri. 
Nessuno è in grado di rispondere alla domanda: bevi un litro d’acqua e poi fai plin plin. Che strada ha fatto l’acqua? Non parliamo di sapere come funziona un ecosistema. 
La poesia parla del lamantino e del galagone. Ma siamo sicuri che gli studenti abbiano mai sentito parlare di lamantini e galagoni? Sanno dove vivono? 
I frati francescani del Salento mi hanno invitato diverse volte per fare seminari di spiegazione dell’Enciclica Laudato Sì, dove le parole dominanti sono biodiversità e ecologia. Si sono resi conto di non capire, di non avere una cultura sufficiente, in questo campo, per comprendere a fondo quel testo. Certo, le parole sono familiari, ma non la profondità di quel che dicono. 
Capire di non essere in grado di capire non è semplice. 
Mi piacerebbe leggere qualcuno di quei temi. Mi piacerebbe leggere come hanno commentato la fine della poesia, dove si dice che senza l’uomo la terra sarebbe un pianeta più bello. 
Magari sarebbe stato interessante confrontare quella poesia con l’enciclica, dove si parla di ecologia umana e dove non si vede la scomparsa della nostra specie come qualcosa di bello. 
Ma per poter fare tutte queste cose gli studenti dovrebbero conoscere i principi dell’ecologia. Ora non li conoscono, perché non sono previsti. 
Se il tema è di italiano, che facciano commentare la solita poesia di Leopardi, o un brano dei Promessi Sposi. Si ripete a pappagallo quel che si è studiato e i prof. sono contenti. Ma è futile far commentare una poesia su un argomento che non è mai stato affrontato in tutto il percorso scolastico. 

Ferdinando Boero 
Professor of Zoology
Università del Salento / CoNISMa / CNR-ISMAR
[an error occurred while processing this directive]