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Pezzi da 90 - L'EROICA ciclismo tra passione e leggenda

4 ottobre 2015

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    Pezzi da 90 - L'EROICA ciclismo tra passione e leggenda
    Pezzi da 90 a L'EROICA 

     “La nostra è un’iniziativa pensata per amore della bici nel 1997, ma ha radici ben più lontane nel tempo. Noi ammiriamo i valori di un ciclismo passato che vogliamo rifondare, quello che fece scrivere un bel po’ di storia, letteratura, cultura, costume, persino musica italiana.” 
    Così scrive, sul sito www.eroicagaiole.it, Giancarlo Brocci, ideatore dell’ormai storica  manifestazione ciclistica L’Eroica che si svolge  annualmente a Gaiole in Chianti (prov. di Siena). L’Eroica è una grande festa per celebrare l’amore per il ciclismo e le radici autentiche di questo sport amatissimo e seguitissimo. Uno sport  che ha fatto scrivere le pagine più belle di cronaca e di storia nazionale e, aggiungiamo, internazionale. Pezzi da 90 partecipa a questa festa con i suoi brani più preziosi, tratti dall’Archivio di Radio RAI.



    PUNTATE 

    Felice Gimondi, esaltarsi nel sacrificio 
    di Angela Zamparelli 

    Clicca qui per riascoltare la puntata > Pezzi da 90 - Felice Gimondi, esaltarsi nella fatica

    Vince il primo Tour de France nell'anno del suo esordio tra i professionisti, nel 1965.  
    Al Tour dovrebbe fare il gregario di Adorni, ma ben presto supera il suo capitano, e in un'impresa epica,  conquista la maglia gialla e la mantiene per gran parte della corsa fino a Parigi. E' giovane ed ha già sbaragliato tutti. Sembra l'uomo da battere, ma qualche mese dopo entra in scena  Eddie Merckx. Con il belga sarà eterno duello. 
    Il Cannibale è imbattibile. “E’ il più grande di tutti i tempi” dice Gimondi “Anche più grande di Coppi. Perché Merckx  andava a mille dal 1 gennaio al 31 dicembre. E non andava mai in crisi” . Ci mette un paio d’anni Gimondi ad abituarsi all’idea di averlo sempre davanti, di dover combattere con uno piu’ forte. Impara il sacrificio e che il successo – quando è sofferto -  è piu’ bello.
     
    Felice Gimondi è un campione, nella sua carriera ha vinto il Giro d’Italia, il Tour de France e la Vuelta di Spagna, un “triplete” riuscito solo a sei corridori nella storia. Ha vinto tre Giri d’Italia e un Campionato del Mondo. “Ho vinto tre Giri d’Italia” dice “forse, se non ci fosse stato Merckx,  avrei potuto vincerne cinque come Coppi….”
    Ancora oggi, a quasi cinquant’anni di distanza, Gimondi si entusiasma e sorride al ricordo della sua vittoria al Campionato del Mondo di Barcellona, nel 1973, e racconta come sul traguardo riusci’ a resistere a Merckx e beffare Maertens . 
    Lo ascoltiamo: le sue vittorie, le imprese, i  ricordi. Equilibrio, sacrificio, esaltazione di un campione vero.


    Fausto Coppi Il Campionissimo
    di Angela Zamparelli


    Clicca qui per riascoltare la puntata > Pezzi da 90 - Fausto Coppi il Campionissimo




    Coppi nasceva 96 anni fa a Castellania (Alessandria) il 15 settembre 1919.
    Come tutti i purosangue Coppi era fragile nella sua ispirazione” (Alfonso Gatto) 
    Coppi era il più  misterioso, il  più affascinante, il più enigmatico…”  (Sergio Zavoli) 

    Non c’era ancora la tv ai tempi in cui Fausto Coppi raccoglieva le prime vittorie, ma la radio c’era. Il primo Giro lo vinse vent’anni, il 9 giugno 1940. Il giorno dopo l’Italia entrava in guerra. La tv arrivò appena in tempo per documentare le sue ultime imprese e lo fece persino cantare al “Musichiere”, in una mitica apparizione in cui, insieme al suo ‘nemico’ di sempre Gino Bartali, ripercorre con ironia la rivalità leggendaria sulle note di  “C’eravamo tanto amati”. E anche chi non era li’ sulla strada ad applaudirlo, chi non lo vide mai indossare una maglia gialla o rosa, qualche brivido potrebbe provarlo a riascoltare la voce del Campionissimo, la rievocazione dei suoi trionfi.  
    Sergio Zavoli e Alfonso Gatto con poche parole ne disegnano la figura, ma a regalarci il suo profilo più umano c’è  soprattutto la sua voce: semplice, diretta, schiva e schietta e sempre ironica. Come in quell’incredibile documento che salta fuori se si cerca un po’ nei nostri archivi Rai, quando, dopo aver  compiuto un’impresa epica: la vittoria nella tappa dolomitica Auronzo-Bolzano di quel Giro d’Italia 1953, il quinto ed ultimo che avrebbe vinto, al microfono di Sergio Giubilo, Fausto Coppi, anziché vantarsi dell’impresa, risponde alla domanda del giornalista: “cosa c’è nella borraccetta che tutti i corridori hanno nella tasca posteriore dei calzoncini?  “Diciamo caffè”risponde Coppi “…ma in realtà c’è “la bomba”… la “bomba”, la prendono tutti… “ dice, forse scherzando, forse no… 
    “Coppi e Bartali non si frequentavano ma si sarebbero messi insieme per dare vita a una squadra di cui sarebbero stati entrambi direttori sportivi…” racconta Zavoli, ma Coppi qualche mese dopo, nel gennaio 1960, morì per una febbre malarica contratta in un viaggio in Africa.
    Fausto Coppi per tutti è il “Campionissimo”, anche per chi non c’era, perché i Campioni sono così, imprevedibili e fragili, e non si dimenticano, e ti sembra di averli conosciuti da sempre, anche se sei nato un anno, dieci anni,  o cinquant’anni  dopo…
    Musiche 
    Killing Jar (Siouxsie and the Banshees) siglaCoppi  (Gino Paoli)Lovely Head (Goldfrapp) sigla
    Documenti sonori Franca Valeri, L’intervistatrice – Gran Varietà – Radio2Fausto Coppi e Gino Bartali al Musichiere con Mario Riva, Rai Tv -  1959Fausto Coppi conclude a Monza in maglia rosa il Giro d’Italia – servizio Gr – 12/06/1949Sergio Zavoli parla della rivalità tra Coppi e BartaliFausto Coppi vittoria alla tappa di Sestriere, Tour de France 1952 -  servizio GR Fausto Coppi vittoria alla tappa dolomitica Auronzo  – Bolzano, intervista di Sergio Giubilo, 31 maggio 1953Alfonso Gatto parla di Fausto Coppi 


    L’Italia del giro d’Italia
    di Claudio Licoccia

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    Dalla fatica nascevano Gino Bartali e Fausto Coppi, eroi di un’Italia  in cui le strade erano ancora impervie... il grande romanzo del ciclismo tricolore è fatto anche di storie che hanno il sapore delle favole: si disse, per esempio, che nel 1948 la vittoria al Tour de France di Gino Bartali riuscì a calmare gli animi di un paese sconvolto dall’attentato a Palmiro Togliatti.Un mito, quello del ciclista duro e puro? Ascoltate Fausto Coppi che parla della “bomba”, la bevanda a base di simpamina nella borraccetta di ogni ciclista,secondo lui. Poi verrano gli scandali legati al doping di Eddie Merckx nel 1969 e di Marco Pantani nel 1998: erano ormai lontani gli anni ’60, quando Sergio Zavoli raccontava il Giro d’Italia  in una trasmissione di grande successo come  “Processo alla tappa”.     


    I cattivi ragazzi

    CLicca qui per riascoltare la puntata > Pezzi da 90 del 06/07/2014 - I cattivi ragazzi

    Che fine avrebbe fatto Pinocchio se non avesse incontrato la Fata Turchina? Ce lo siamo chiesti nella prima puntata di Pezzi da 90; proprio da Pinocchio siamo partiti - quello vero, quello aiutato dalla bella Fata e alle prese col Grillo Parlante - per raccontare le mitiche imprese sulle montagne di Marco Pantani, ma anche le imprese ribalde di Luciano Lutring e Renato Vallanzasca, perché loro, purtroppo, la Fatina buona non l’hanno incontrata… 
    Le vittorie di Pantani e la sua vita privata raccontate alla radio; le radiocronache dell’arresto di Vallanzasca e le testimonianze della mamma e della moglie. Le vicende di Luciano Lutringe il racconto del suo primo amore e delle rapine con i mazzi di rose e poi… la bomba di Fausto Coppi, le voci di Luzzi e Bartoletti, quella di Carmelo Bene, di Jack Folla/Pedicini, di Franca Valeri, Raimondo Vianello, Paolo Villaggio e tanta buona musica! 
    Musica
    - Rebel Rebel ( Jimmy Cliff ) - Sono un Ribelle Mamma ( Skiantos )- Diavolo Rosso ( Paolo Conte ) - Air To Breathe ( Lumidee) - Lovely Head ( Goldfrapp ) - Saturday Night Special ( Fad Gadget ) - Bartali ( Paolo Conte ) - Il Corvo Joe ( Baustelle ) - Duquesne Whistle ( Bob Dylan ) - Just Like Tom Thumb’s Blues ( Bryan Ferry )- Hanno ammazzato il Mario in bicicletta ( Ornella Vanoni ) - Whipping The Horses Eyes ( Calexico )- Il Bandito e il Campione (Francesco De Gregori ) - Chiquitita ( Abba ) - Il Sapone, la Pistola, la Chitarra e altre meraviglie ( Equipe 84 ) 




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