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House Band

Carthage Mosaik

Ziad Trabelsi: oud, voce Peppe D’Argenzio: sassofoni, clarinetti Eszter Nagypal: Violoncello Pino Pecorelli: basso elettrico, piccolo bass Raul Scebba: percussioni

CARTHAGE MOSAЇK ha debuttato il 4 aprile al Rialto S.Ambrogio di Roma nel ciclo di concerti "Afrodisia".
Durante l’estate si è esibito in diversi festival tra cui “Orienteoccidente” a S.Giovanni in Valdarno (FI) in luglio, “Capalbioart” a Capalbio (GR) in Agosto e “Settembre al Borgo” a Caserta in Settembre.
Da dicembre il gruppo ha iniziato una serie di concerti suonando tra l’altro al "The Place" di Roma e al “Teatro del Loto” di Campobasso, per collaudare il repertorio che farà parte del primo lavoro discografico, la cui uscita è prevista in Francia il prossimo autunno e a seguire in Italia.
Il 17 Aprile “Carthage mosaik” sarà di nuovo a Roma, per una serata di “Afrodisia” al nuovo “Angelo Mai”.


ZIAD TRABELSI

Se più di 2000 anni fa Annibale avesse sconfitto i Romani, noi tutti in Italia avremmo ascoltato e suonato musica diversa. Eppure le tracce arabe disseminate ovunque nella nostra musica, in particolare in quella di area mediterranea, ci ricordano quale potere ha il linguaggio musicale di penetrare, diffondersi, mescolarsi e trasformarsi spontaneamente senza necessità di guerre e coercizioni

Ziad Trabelsi è un musicista tunisino che da anni vive e lavora a Roma.
Virtuoso di oud, il liuto arabo, cantante e compositore, è membro dell’ Orchestra di Piazza Vittorio. L’incontro con gli altri musicisti dell’orchestra, ma forse più di tutto con Roma, lo stimola a concentrarsi sul suo repertorio originale di canzoni che fanno incontrare la grande tradizione araba con altre suggestioni musicali dalle quali Ziad viene ogni giorno sorpreso e stimolato.
La canzone francese e italiana, ma anche il mondo delle song e dei riff che vengono dal rock e dal blues anglo-americano è una continua fonte d’ispirazione, che lui mescola abilmente e con grande naturalezza nella sua musica. Le sue melodie mantengono sempre un profondo legame con le musiche e le sonorità del mondo arabo e mediterraneo sul quale si è formato ed esercitato sin da bambino.
Il risultato è un progetto di musica d’autore e di ricerca tra improvvisazione, ritmo e contaminazione. Le sue canzoni e la sua musica sono una sorta di “neofolk urbano” senza confini geografici.
L’incontro e l’affinità nata con alcuni musicisti nell‘Orchestra di Piazza Vittorio hanno determinato la nascita del progetto “CARTHAGE MOSAЇK”.
L’idea è quella di costruire insieme agli altri un mosaico tra le esperienze e le storie musicali di ognuno di loro.
Con la produzione di Peppe D’Argenzio e Pino Pecorelli, sul palco insieme a Raul Scebba ed Eszter Nagypal, la formazione si caratterizza per una sonorità scarna ed evocativa data dall’incontro di strumenti molto diversi tra loro e dall’assenza di strumenti armonici.

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