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Un "no" di testa e di cuore

Scrivo per esternare il mio fastidio, se non la vera rabbia, per come in queste ore i media stanno raccontando il cosiddetto "fronte del NO", dimenticando o mettendo in secondo piano le ragioni di chi ha inteso difendere il nostro patto di convivenza, il nostro Vero Contratto (di surrogati ridicoli ne facciamo volentieri a meno), da modifiche frettolose e per me malfatte: studenti, professori, costituzionalisti, ANPI, comitati...., insomma, società civile, nel vero senso del termine, che ha discusso e studiato per capirci qualcosa. Costoro vengono PRIMA e CON MIGLIOR MERITO di qualsiasi rivendicata posizione politica.

Ho votato No ieri, dopo mesi di letture informazioni discussioni e ascolti di dibattiti, spesso pessimi e più simili a epifanie di slogan che a serie riflessioni. Ho votato, con intima sofferenza, pur pensando non fosse affatto giusto mettere i cittadini in questa situazione, quando una parte di ciò che la riforma proponeva si sarebbe dovuto risolvere in Parlamento, per via di naturale iter di leggi. Ho votato No, perché non convinta, e soprattutto perché disgustata dal modo "basso" e superficiale con il quale la politica - tutta con una p molto minuscola - pretende di affrontare argomenti seri, per i quali per fortuna un tweet non é sufficiente. Sono stufa, stufa del modo riduttivo e incolto usato per pensare, per parlare, per agire. Stufa della delegittimazione continua e universale, comune a tutte le forze politiche (partiti e movimenti) e alle dirigenze di ogni ordine e grado di questo paese, del valore alto della Cultura e della Conoscenza; stufa della mistificazione di sedicenti intellettuali, che oscura e avvilisce la qualità di tante donne e uomini di vero e grande Intelletto, il cui Pensiero e il cui Esempio considero nutrimento vitale per me stessa e per la società in cui vivo.

E sono stufa delle strumentalizzazioni continue cui anche i media si prestano in maniera supina e deprimente, dando spazio ad individui dal dubbio contenuto e dall'indubbia indecenza (penso per esempio alle farsesche dichiarazioni di chi improvvisamente si riscopre paladino della Democrazia).

Fatemi, fateci e fatevi un favore: ridateci la possibilità di Imparare, ascoltando gente il cui Esempio civile e di vita valga la pena di essere ascoltato; gente che abbia testa cuore e spirito e che si adopera per migliorarsi; gente che studia e lavora per alti Ideali e per Utopie; gente che ami l'Arte, che ne riconosca il valore e sappia che farne a meno é privarsi di un seme vitale e di un timone certo verso un'altro modo di essere umani; gente che preferisca ancora un libro e un amico al conto in banca; gente che non si vergogna di essere istruita, perché spesso esserlo comporta fatica e studio, e il Sapere non deve avere classe sociale o appartenenza di bandiera; gente che sa quando non si deve parlare ma agire, ma che quando parla si prende cura delle parole, perché sono espressione di pensiero e le sceglie con attenzione e con calma, ricordandosi che contengono in sé infinite sfumature e rappresentano un'idea del Mondo e dell'esistenza e non vanno trattate frettolosamente.

Cordialmente

Elena Ponzoni

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