Trilly è una
piccola fata alata, compagna del protagonista Peter, per il quale nutre un amore ed una gelosia notevole.
Nel romanzo di Barrie viene descritta come una fata di dimensioni minute, capace di riparare pentole e tegami.
Non parla, ma si esprime attraverso un
tintinnante scampanellio, comprensibile solo a chi ha familiarità con il
"linguaggio delle fate".
La caratteristica principale di
Trilly è la sua forte gelosia nei confronti di Peter, che la porta a gesti estremi quali cercare di uccidere la "rivale" Wendy, aizzandole contro i "Bambini perduti" dell'Isola che non c'è.
Sebbene si tratti di un personaggio positivo, possiede infatti un carattere estremamente volubile, che la fa passare in poco tempo da una rabbia vendicativa ad una dedizione senza pari per i suoi compagni.
Le oscillazioni del suo umore vengono spiegate nel racconto con la constatazione che le sue dimensioni limitate non le permettono di contenere più di un sentimento alla volta.