A mio parere la satira ha il diritto di provocare mostrando i nervi scoperti di un problema, fino, eventualmente, a far male. La satira non deve per forza far ridere. Riporto dal dizionario: 'Genere di composizione poetica a carattere moralistico o comico’, dunque non necessariamente comico. Quando ho visto la vignetta non mi ha fatto provare sdegno verso il disegnatore, ma verso coloro che potevano con il loro lavoro evitare i crolli. Dunque personalmente 'Je suis Charlie' anche in queso caso, non solo per il diritto di espressione, ma anche per quello di satira.
Ciao
Gian Luca