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Migranti: "esercito di riserva del capitalismo"

Non c'è bisogno di un indagine giudiziaria per capire che questo flusso di migranti non è regolare ma è indotto è organizzatissimo. Ai giornalisti debbo dirlo io? Si individua uno Stato canaglia, poi si fa una campagna mediatica contro quel paese, lo si bombarda perché si dice pericoloso per la democrazia mondiale, in quanto produttore di bombe chimiche, poi contemporaneamente si finanzia la cosiddetta opposizione democratica, con soldi e kalashnikov o armi comunque utili a creare sommosse.
Anzi si fa di più: si prende uno dei campi di addestramento dei vari servizi segreti Mossad USA o altri ancora, si prendono persone e li si addestra ad atti di terrorismo di attacco ad usare le armi e li si spedisce sul campo pronto. Poscia si chiede all'Onu di intervenire umanitariamente perché il dittatore di turno, per esempio Assad, fa uso di armi chimiche verso i veri terroristi addestrati dalla CIA. Quindi si scatena la guerra Libia Afghanistan e Iraq Siria [...] e si crea ad arte il flusso di migranti che giustamente scappa da una situazione di guerra.
Mi sembra che Carlo Marx chiamasse i migranti "l'esercito di riserva del capitalismo". [...] Le persone che sono in Libia, nei paesi in guerra, in Siria, in Albania, sulle coste greche hanno due possibilità: o diventano scafisti e quindi inseriti in un flusso di denaro consistente o fanno i migranti sui barconi.
Personalmente, fra le due scelte, farei lo scafista

Michele
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