Carissimi redattori di Prima Pagina,

vi ascolto da quasi trentacinque anni. Vi ascolto quando posso, quando il lavoro me lo permette, il sabato e la domenica. Mi alzo presto quando potrei dormire ancora (sì, sono un dormiglione) per sintonizzarmi con Radio Tre e sentire la lettura dei giornali del mattino. Sono un ascoltatore muto ma presente, grato per la finestra di democrazia e di ricerca della verità che aprite sul mondo. Avete dato voce a persone meravigliose che mi hanno insegnato molto, a opinioni diverse, discutibili ma mai banali. Avete fatto la Storia del nostro Paese, tutti i giorni senza interruzione. Fra quarant'anni, la trasmissione ne compirà ottanta e io ne compirò cento. Mi raccomando, siate ancora qui a tenermi compagnia e a farmi sentire partecipe perché, in questo povero Paese, si fa di tutto per sopprimere la partecipazione.

Grazie e Auguri di Cuore 
Giorgio