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Diciamo insieme sì al pagamento immediato, a vista, di tutte le fatture emesse in Italia

Insieme di iniziative indirizzate alla sospensione del pagamento a 30/60/90 giorni

Diciamo insieme sì al pagamento immediato, a vista, di tutte le fatture emesse in Italia





Nel rapporto tra cliente e fornitore, in Italia è spesso il secondo ad avere la peggio. Il che è assurdo se si pensa innanzitutto che è il cliente ad avere bisogno del fornitore (e non viceversa) e che è il fornitore a produrre o comunque a procurare beni o servizi utili al secondo (e non viceversa). Il fornitore è sempre e comunque un agente che contribuisce all'economia del paese, mentre il cliente spesso ha semplici obiettivi di consumo fini a se stessi e il suo contributo è limitato alla conversione di parte del proprio patrimonio nei preziosi beni e servizi messi a disposizione dal fornitore.

Una delle particolari forme di vessazione nei confronti dei fornitori sono le fatture pagate a 30, 60, 90 giorni. Non si capisce il motivo per cui un fornitore, poniamo un elettricista, debba, ad esempio, pagare immediatamente la benzina necessaria per recarsi dal cliente, ma poi il cliente possa pagarlo mesi dopo. Se il cliente non è in grado di saldare la fattura a vista, può rivolgersi a qualche istituto di credito: non si capisce perché debba essere l'elettricista a prestargli dei soldi. 

I grandi fornitori, come le compagnie telefoniche o i produttori e distributori di energia e gas, si cautelano e operano grazie ad addebiti automatici sulle carte di credito o sui conti correnti dei loro clienti. Sono invece quasi sempre i piccoli fornitori a essere tormentati dall'abitudine delle fatture a 30, 60, 90 giorni: il falegname, l'elettricista, l'antennista. Particolarmente odiosa poi appare questa dilazione se il cliente è un'amministrazione pubblica: se lo Stato siamo noi, perché non paghiamo subito le nostre fatture? 

Al ristorante, dal dentista, paghiamo la fattura subito, non possiamo dire: "ok, ho cenato", oppure "mi ha fatto l'otturazione", "pago a 60 giorni". Perché dovrebbe essere diverso con gli altri fornitori?

Non dimentichiamo che questa pratica delle fatture pagate a mesi di distanza diventa spesso l'anticamera al mancato pagamento della fattura tout court. Se tutte le fatture fossero pagate immediatamente, salterebbe subito all'occhio la difficoltà o la scarsa volontà da parte del cliente, ora debitore, a saldare la fattura. E a rendere particolarmente odiosa questa pratica è l'obbligo di anticipare l'IVA prima di avere incassato la relativa fattura.

E anche in ambito di fatture pagate oltre i termini lo Stato e le amministrazioni pubbliche si contraddistinguono. Il debito delle amministrazioni pubbliche ammonta a diverse decine di miliardi, le stime vanno da 60 agli oltre 70. E nonostante le nuove normative dal 2013 impongano alle pubbliche amministrazioni di saldare i conti con i fornitori entro 30 giorni, concedendo uno slittamento massimo di 60 giorni, secondo lo European Payment Report 2015, i tempi di pagamento delle amministrazioni pubbliche italiane, stimati tra 80 e 85 giorni, risultano ancora nettamente superiori rispetto a quelli degli altri paesi considerati.

Anche per questo diciamo insieme sì al pagamento immediato, a vista, di tutte le fatture emesse in Italia
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