Madonna in trono con angeli e santi

Cimabue

Madonna in trono con angeli e santi

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Giorgio Bonsanti

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Descrizione dell'opera

Cenni di Pepo detto Cimabue, Madonna in trono con angeli e santi (Maestà di Santa Trìnita) (1290 -1300), tempera su tavola, cm. 385 x 223. Firenze, Galleria degli Uffizi.

Cimabue, il terzo dei grandi maestri della pittura del Duecento e del Trecento italiano, con Giotto e Duccio, si ritaglia un degno spazio, nella sala di Museo Nazionale dedicata a Maria, con una delle sue grandi Maestà. L'analisi stilistica di quest'opera, soprattutto se accostata all'altra grande Maestà del Louvre, apre il dibattito degli storici dell'arte intorno alla novità della pittura del grande artista medievale, la cui vicenda biografica è tuttora avvolta nell' oscurità a causa delle scarse fonti a disposizione. In questa pala, tra eredità bizantina e primi esperimenti di caratterizzazione espressiva, soprattutto nelle figure dei Profeti ai piedi del trono, emerge la forte personalità di un innovatore della tradizione, a lungo ritenuto il maestro di Giotto.

Bibliografia

- Miklós Boskovits, Cimabue e i precursori di Giotto. Affreschi, mosaici e tavole, Firenze, 1976.

- Maria Andaloro, “Ancora una volta sull’Italia di Cimabue”, in Arte Medievale II, 1984, pp. 143-177.

- Luciano Bellosi, Cimabue, Milano, 1998, 2a ed. 2004.

- G. Bonsanti (a cura di), La Basilica di San Francesco ad Assisi, Modena, Panini, 2002 (4 Voll.); ivi in part. G. Bonsanti, La Pittura del Duecento e del Trecento, pp.113 – 208.