Storiella del bosco lombardo
di Marco Ardemagni
Nel fresco del mattino
tra il bosco e la brughiera
si è perso il topolino
e adesso si dispera.
“Fuggendo da un rapace
che provoca terrore
io qui cerco la pace
per quattro o cinque ore.
Chiedo solo un rifugio
un buco, un nascondiglio
un nido od un pertugio
un covo, un ripostiglio”.
“Caro il mio roditore
Vero, qui non c'è lotta:
vieni, sarà un onore;
io sono la marmotta.
Ti ospito, fratello”
disse con il suo fischio
“Vedrai, sarà un macello
però io me ne infischio”
Ma mentre stanno andando
la vipera li stoppa:
“Che state combinando?
La vostra fretta è troppa.
Quel topo trasandato
nemmeno lo conosco:
di certo è un immigrato:
viene da un altro bosco.
Quindi, vecchia marmotta
che ospiti stranieri
ti arriverà una botta:
multa con cinque zeri”.
E questa è la morale
del bosco in Lombardia:
l'umanità fa male,
meglio mandarla via.