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Diciamo sì alla vendita o all'affitto ad altri paesi delle leggi della Repubblica Italiana

Insieme di iniziative atte alla compravendita di leggi della Repubblica Italiana

Diciamo sì alla vendita o all'affitto ad altri paesi delle leggi della Repubblica Italiana


 

Uno dei mali che affligge l'Italia, una delle principali piaghe che vessano cittadini e residenti e tengono lontani i potenziali investitori è certamente la scarsa certezza del diritto. E il problema non è solo la lentezza della giustizia, con processi che troppo spesso non arrivano a sentenza in tempo utile per evitare la prescrizione, ma proprio la giungla normativa in cui devono muoversi cittadini, imprese e le stesse istituzioni. Una giungla tale che, secondo le ricostruzioni di alcuni autorevoli ricercatori, “non c’è Istituzione – Presidenza della Repubblica, Parlamento e Governo inclusi – che sia in grado di dire con certezza quanti atti aventi forza di legge – e destinati, dunque, ad incidere sulla vita dei cittadini e dello Stato medesimo – sono in vigore in questo momento” (Guido Scorza, il Fatto Quotidiano, 28 agosto 2014). Sicuramente si tratta di alcune decine di migliaia, valutate in circa 75.000 nel 2009, sia pur sfrondate successivamente. Ma alle leggi dello Stato si devono sommare le leggi regionali, e poi “i provvedimenti comunali oltre ai regolamenti di un’interminabile sequenza di enti ed Autorità di regolamentazione” (ibidem). Altre stime che tengono conto anche di queste ultime valutano tra 150.000 e 200.000 le norme che ogni cittadino o impresa dovrebbe tenere in considerazione. Il paragone con altri paesi europei è impietoso: la Francia ha 7.000 leggi, la Germania 5.500, e il Regno Unito 3.000. Però, pensandoci bene, se noi abbiamo certamente troppe leggi, forse questi paesi ne hanno poche. E allora perché non provare a venderne loro qualcuna? Si tratta comunque del lavoro di un secolo e mezzo di due tra i rami del parlamento più numerosi del mondo (solo Regno Unito e Corea del Nord hanno camere più numerose della nostra Camera dei deputati): ci rifiutiamo di credere che istituzioni tanto ricche di personale abbiano prodotto soltanto testi inutili. Invece di distruggere il frutto di tanto lavoro, proviamo prima a individuare qualche potenziale acquirente tra gli altri 193 paesi del mondo, o cediamo le nostre leggi in locazione, incassando le royalties dell'utilizzo di questi pacchetti legislativi chiavi in mano.

Diciamo sì alla vendita o all'affitto ad altri paesi delle leggi della Repubblica Italiana

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