Partendo dal presupposto che, come in Monteverdi, anche in Giovanni Battista Pergolesi lo sviluppo della musica sacra si muove parallelamente alle sue imprese nel campo operistico, lo studioso Malcolm Bruno ha ricostruito l'intera sequenza per i vespri che il musicista di Iesi compose probabilmente nel 1732, insieme a una messa, in occasione della proclamazione di S. Emidio quale protettore di Napoli dagli allora frequenti terremoti.

Le poche informazioni storiche non impediscono di pensare all'utilizzazione di alcune parti di vespri già esistenti, insieme allo sfruttamento di altro materiale musicale con testi idonei alla specifica funzione liturgica.

Del resto la pratica dei "contrafacta", cioè la sostituzione di un testo, di solito profano, con un testo sacro che ne riutilizzi la musica, è ampliamente documentata anche nel secolo in cui Pergolesi opera.

Un doppio compact, prodotto dalla Erato nel 2003, che ha presentato per la prima volta il risultato di questa ricostruzione, ne affida l'esecuzione a interpreti di prim'ordine, quali l'Academy of Ancient Music e il Coro del New College di Oxford, con le voci di Sophie Daneman e Noemi Kiss, sotto la direzione di Edward Higginbottom.

Il pregevole risultato artistico consente di illuminare con nuova luce la produzione vocale di questo musicista, andando oltre la pur meritata notorietà del suo "Stabat Mater; e propone, all'interno del programma, diversi inserti dedicati alla sua musica strumentale, ancora poco nota al grande pubblico.

Academy of Ancient Music

The Choir of New College Oxford