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FEBBRAIO 2016

Gentile redazione,
vi invio una riflessione scritta quattro anni fa, sulla tragedia di cui tutti oggi siamo testimoni, e, peggio ancora, responsabili. 
Ennio Onnis



Verso la Germania Promessa

Apriti mare, spalancati, lasciali passare!
Loro non appartengono al Popolo Eletto;
non hanno la Verga di Mosè
per replicare quel lontano prodigio
e tra le tue sponde aprire un’autostrada
con piazzole e stazioni di ristoro per approdare
sani e salvi alla meta. Loro non arrivano da noi
a bordo di mostruose Città da Crociera.
Alle loro spalle ogni inimmaginabile orrore;
davanti, una traversata nel terrore,
su fradici barconi, stipati come bestiame umano.
Impossibile contarli quelli finiti nei cimiteri marini
con tutto quello che avevano addosso; nulla,
tranne il capitale d’una tenace, lucente visione:  la Germania Promessa!
Dunque, apriti mare…per loro la Storia ha già tracciato
una nuova rotta. Lei tiene il timone. Tempeste, dogane,
confini né l’egoismo delle ciniche Nazioni:
niente e nessuno li può più fermare.
Ma anche questo è certo: sempre più spesso può capitare
- così vanno dicendo, sottovoce,
come a confessarsi un peccato, le genti di quelle coste –
che l’orecchio sonar d’un qualche peschereccio
arrivi a cogliere da quei fondali cosparsi d’Arcaiche memorie,
echi, come di parole gorgogliate… invocazioni, forse, a un dio
troppo lontano… o indaffarato a contare teste
leccandosi le dita sporche di sangue.
E ce ne vorrà di tempo, prima che a quelli
ancora chiusi nella pancia di qualche barcone,
gli crescano le branchie per poter respirare,
e lucenti squame, e pinne per nuotare;
allora potrebbe anche accadere che gli riviva voglia
di proseguire la navigazione. Verso dove? 
Questo forse non importa più nemmeno a loro.
Noi invece, cessate le esecrazioni, le risse televisive,
esaurite le lacrime… le scorte di corone… in riserva
l’acqua benedetta  ( liscia, gassata o Ferrarelle? )
da aspergere sul macabro Pescato,
noi, qui, alla deriva nel Mare Magnum dei consigli per gli Acquisti,
a spiare un orizzonte sempre più cupo,
nell’attesa del prossimo sbarco per dare sfogo
a un ultimo telegenico compianto.
Sul molo, nel frattempo, un nuovo stock di bare;
già spalancate, disposte, loro sì, all’accoglienza.  
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Ho seguito la trasmissione “Una fune sull’abisso: colpa pena e rieducazione”, e, stando alla testimonianza del giudice Elvio Fassone, sull’esperienza con l'uomo che ha condannato all'ergastolo, con cui ha poi stabilito un rapporto di amicizia, si evince  che "il giudice" non giudica "secondo giustizia", ma "secondo legalità". Spesso però quel che è legale non è giusto: l’elenco delle leggi ingiuste sarebbe lunghissimo.
Quel che è legale è stabilito dai poteri che tutelano le classi sociali economicamente più forti, e pesa come un macigno sulle classi più deboli e più povere. E questa è di per sé un'ingiustizia che grida vendetta al cospetto di Dio e degli uomini.
Anche l'ergastolano arriva a dire al giudice che, se avesse potuto giudicare secondo giustizia, e non rispetto alle leggi che era costretto a rispettare, era sicuro che non gli avrebbe inflitto una pena così dura. 
Mio padre diceva che condannare un uomo all'ergastolo è peggio che condannarlo a morte. Il giudice Fassone e il titolo della trasmissione mi hanno fornito gli argomenti e le ragioni della convinzione di mio padre.
L'ingiustizia, oltre che a monte, sta anche nel fatto che il dettato costituzionale che prevede la riabilitazione a pieno titolo di chi ha sbagliato, è vanificato dal modo stesso con cui sono organizzati gli istituti carcerari, oltre all’ignavia o alla protervia di chi è preposto a gestirli. E nessuno paga per questo perché organizzazione, gestione e comportamenti sono protetti dalla legalità.

Un caro saluto a tutta la redazione Teresa Mele
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Carissima redazione di Uomini e Profeti,
Sono una donna italo-finlandese che vive in Finlandia, molto vicina al pensiero di Vito Mancuso. Purtroppo ho notato negli ultimi anni uno spietato attacco dei mezzi di comunicazione finlandesi contro la chiesa cattolica ed in modo particolare contro papa Francesco.
Succede questo solo in Finlandia oppure è stato notato anche negli altri paesi luterani? 
Io personalmente non mi avventuro piü in conversazioni con contenuti religiosi, perchè mi sento continuamente dire che la chiesa cattolica è bigotta e pedofila....
Nota bene! Non sono nè cattolica nè battezzata.
Sembra quasi di essere un ebreo agli inizi degli anni trenta dello scorso secolo, si comincia a sentire puzza di bruciato e ci si richiude in se stessi...
Cordiali saluti,
Helena
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"Le masse saranno sempre al di sotto della media. La maggiore età si abbasserà, la barriera del sesso cadrà, e la democrazia arriverà all'assurdo rimettendo la decisione intorno alle cose più grandi ai più incapaci. Sarà la punizione del suo principio astratto dell'Uguaglianza, che dispensa l'ignorante dall’istruirsi, l'imbecille dal giudicarsi, il bambino dall’essere uomo e il delinquente dal correggersi.
Il diritto pubblico fondato sull'uguaglianza andrà in pezzi a causa delle sue conseguenze. Perché non riconosce la disuguaglianza di valore, di merito, di esperienza, cioè la fatica individuale: culminerà nel trionfo della feccia e dell'appiattimento. L'adorazione delle apparenze si paga."

Henri-Frédéric Amiel (Frammenti di diario intimo, 12 giugno 1871) dal libro di Guido Ceronetti, Tra i pensieri, Adelphi, 1994

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Salve. Vorrei far sapere a Vito Mancuso che mi piace moltissimo quello che dice.
Complimenti per la trasmissione, 
Bartolomeo Martinelli
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Carissima redazione di Uomini e Profeti,
Sono una donna italo-finlandese che vive in Finlandia, molto vicina al pensiero di Vito Mancuso. Purtroppo ho notato negli ultimi anni uno spietato attacco dei mezzi di comunicazione finlandesi contro la chiesa cattolica ed in modo particolare contro papa Francesco.
Succede questo solo in Finlandia oppure è stato notato anche negli altri paesi luterani?  Io personalmente non mi avventuro piü in conversazioni con contenuti religiosi, perchè mi sento continuamente dire che la chiesa cattolica è bigotta e pedofila.... Nota bene! Non sono nè cattolica nè battezzata. Sembra quasi di essere un ebreo agli inizi degli anni trenta dello scorso secolo, si comincia a sentire puzza di bruciato e ci si richiude in se stessi...

Cordiali saluti,
Helena

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Cara Gabriella e caro Brunetto,
domando a voi una spiegazione sulle ultime iniziative di papa Francesco che, almeno per me, mi sta sottoponendo a una doccia scozzese: entusiasmo per l’annuncio degli incontri in programma con il patriarca Kirill e a ottobre con la Chiesa luterana svedese proprio nel giorno  anniversario dell’affissione delle tesi di Lutero, poi scoramento per il viaggio a Roma dei due santi della misericordia, con quasi conteggio di quale dei due è più venerato, fotografie macabre dei corpi. Forse questa faccenda è proprio lontana da una sensibilità protestante; ho cercato di darmi una risposta, ma l’unica e maligna spiegazione che sono riuscita a scovare è che con le Chiese Cristiane di altre confessioni si può intavolare un colloquio serio, mentre per i fedeli cattolici bisogna preparare dei concetti semplici, come bambini, per farli arrivare poi per gradi al discorso fondamentale sulla fede. Aiutatemi voi, se potete a distinguere quale è il vero motivo di questa ostensione così difficile da comprendere, ma  che riconosco, suscita tanto entusiasmo fra chi accorre a omaggiare soprattutto ...Padre Pio, che ho sentito paragonare a Gesù per le sue sofferenze da un sacerdote .
Cari saluti.
Myriam Venturi Marcheselli  

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Ho ascoltato con vivissimo  interesse la trasmissione di stamattina su “la strada silenziosa” percorsa dall’indimenticabile Linda Bimbi e le sue sorelle. Peccato che questa strada sia così silenziosa! Troppo silenziosa. Dovrebbe essere conosciuto da tutti il loro carisma, con la loro vita e la loro esperienza. Ho trovato interessantissimo, anche se appena accennato,  la struttura del loro momento eucaristico che  giustamente chiamano agape. 
Riguardo al ricordo di Marianela Garcìa Villas, oltre al testo ormai storico di Raniero La Valle e Linda Bimbi da voi menzionato, segnalo la recente pubblicazione di Anselmo Palini “Marianella Garcìa, avvocata dei poveri, difensore degli oppressi, voce dei  perseguitati e degli scomparsi” con prefazione di Raniero La Valle e postfazione di Linda Bimbi. Ed Ave, 2014.
 
Cari saluti e buon lavoro.  
Silvana Capurso

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