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PHIL SPECTOR


Ebreo, newyorchese, irascibile, geniale: Phil Spector ha inventato un modo di registrare la musica pop che ha segnato l’inizio dei Sessanta. Convinto sostenitore del “Wall Of Sound”, il muro di suono che formava accumulando tutti gli strumenti per creare una vera e propria colonna musicale, impenetrabile, detrattore della stereofonia – che dovette accettare malamente - , preciso fino al dettaglio in sala di incisione, Spector rivoluzionò tutti i canoni dell’epoca.

Portò al successo gruppi come le Ronettes, i Righteous Brothers, Ike & Tina Turer, rifiutò, per molto tempo di incidere LP, a cui preferiva la forza d’urto del 45 giri. Alla fine dei Sessanta, però, produsse Let It Be, l’album di commiato dei Beatles. Litigò con moltissime persone. Fu adorato da altrettante. Questa è la sua storia, non proprio a lieto fine.







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Di e con John Vignola, andato in onda il 2 luglio 2013

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