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Romanticismo tra canto e strumenti

in onda venerdì 31 ottobre alle ore 15,30

Romanticismo tra canto e strumentiIl nostro viaggio di oggi ci porta nel periodo romantico e - articolato in molte tappe - si snoda lungo due direzioni che corrono parallelamente: da una parte il canto, concretizzato prevalentemente con il genere del Lied, dall'altra le varie espressioni strumentali.

Il compositore sassone Carl Loewe (1796-1869) è noto soprattutto per le sue Ballate; questo genere, che Goethe aveva definito "seme primigenio" da cui deriva la poesia, pur avendo radici popolari nell'800 fu introdotto nei salotti borghesi soprattutto grazie a Loewe, che ne compose oltre 300; l'incisione integrale della musica vocale da camera di questo compositore, curata dal pianista Cord Garben, si articola in ben 21 volumi.

Nella visione progressista e dinamica di Schumann, le composizioni liederistiche di Schubert e Loewe peccavano di "troppa concretezza" intendendo con ciò un rapporto quasi semplicistico con la parte poetica, che veniva sempre affidata alla voce anziché distribuita tra questa e la scrittura strumentale.

Altro frutto della sensibilità romantica è la Romanza, genere a cui Hector Berlioz (noto soprattutto per la sua visionaria "Sinfonia Fantastica"), sarà particolarmente legato; ascolteremo la Romanza op. 8, totalmente svincolata dal legame con il testo ed affidata ad un violino solista con orchestra.

La prima lettura Faust di Goethe fu per Berlioz uno degli avvenimenti più rimarchevoli della vita; al diabolico personaggio che tanto influenzò gli artisti romantici tra cui Schumann, Mendelssohn e Liszt, Berlioz dedica la sua op.1 (qui in una versione particolare per voce e chitarra) della quale, sfiduciato nella sua nuova ispirazione, La Damnation de Faust", distrusse tutti gli esemplari a stampa; ultimo ascolto del musicista francese una dolcissima ballata, originariamente per triplo coro.

Tra i 13 poemi sinfonici composti da Franz Liszt "Festklänge", che vi proponiamo, manca di riferimenti precisi a composizioni letterarie, e non è annoverato tra i più noti del nostro; di Liszt ascolteremo anche una singolare versione inglese originale di un testo di Lord Tennyson che ha poi ispirato Frederyk Delius e Franck Bridge.

La musica di Richard Wagner si identifica in genere con le ampie dimensioni, pensata com'è principalmente per grandi spazi, grandi organici, grandi voci; qui presenteremo un momento musicale più intimo in cui, come quasi tutti i compositori romantici, anche Wagner cede al fascino della poesia di Heinrich Heine.

Concluderemo con una Ouverture operistica di Wagner, da quel "Rienzi" di cui il compositore aveva scritto il libretto e la musica tra il 1837 e il '40, terminando probabilmente la partitura nelle carceri parigine dove era finito - a causa dei debiti - alla fine di un avventuroso periodo della sua vita; l'esecuzione che vi proponiamo è affidata alla storica bacchetta di Karl Böhm.

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