
Partecipa
Vuoi partecipare come concorrente alla prossima edizione de "LA PROVA DEL CUOCO"Chiama lo 02 89919903
Clicca qui

Partecipa
Vuoi partecipare ALLA PROVA DEL CUOCO nella rubrica dedicata alla cucina regionale? Cosa aspetti allora?Clicca qui
Lotteria Italia
Torna la Lotteria Italia a “La prova del Cuoco” su Rai1
Questo l'ho fatto io
Inviateci le videoricette delle vostre migliori creazioni in cucina
iPhone app
Le nostre videoricette sempre con te sul tuo iPhone: acquista e scarica l'app su iTunes StoreGazzetTinto
- Video00:02:53
- Video00:02:51
- Video00:02:48
- Video00:02:54
Aspettando Antonella - San Benedetto del Tronto
La prova del cuoco
Il "GazzetTinto" dedica una pagina al brodetto sambenedettese, piatto tipico della città marchigiana
- Pubblicato il16/04/2018
- Video00:02:50
Aspettando Antonella - Lariano
La prova del cuoco
Il "GazzetTinto" dedicato a Lariano, nei Castelli Romani (5^ puntata)
- Pubblicato il13/04/2018
- Video00:02:35
Aspettando Antonella - Lariano
La prova del cuoco
Il "GazzetTinto" dedicato a Lariano, nei Castelli Romani (4^ puntata)
- Pubblicato il12/04/2018
- Video00:02:48
Aspettando Antonella - Ariccia
La prova del cuoco
Il "GazzetTinto" dedicato ad Ariccia, nei Castelli Romani (3^ puntata)
- Pubblicato il12/04/2018
- Video00:03:02
Aspettando Antonella - Ariccia
La prova del cuoco
Il "GazzetTinto" dedicato ad Ariccia, nei Castelli Romani (seconda puntata)
- Pubblicato il11/04/2018
- Video00:02:51
Aspettando Antonella - Ariccia
La prova del cuoco
Il "GazzetTinto" dedicato ad Ariccia, nei Castelli Romani
- Pubblicato il10/04/2018
- Video00:02:31
Aspettando Antonella - Orvieto
La prova del cuoco
Il "GazzetTinto" dedicato alla campagna di Orvieto, nelle vicinanze del lago di Corbara
- Pubblicato il10/04/2018
- Video00:02:58
Il campanile italiano - Mantova
La prova del cuoco
Lorenzo Branchetti ci porta alla scoperta di Mantova e introduce la gara del campanile italiano
- Pubblicato il10/04/2018
- Video00:02:31
Aspettando Antonella - Capalbio
La prova del cuoco
Il "GazzetTinto" dedicato a Capalbio (5^ episodio)
- Pubblicato il05/04/2018
Il poeta contadino Eugenio Barbieri: Casalnoceto, l’isola di Avalon
Pane e Pizza
Rubriche: Pane e Pizza
AVALON è l'isola leggendaria legato al mito di Re Artù, situata da qualche parte nei mari britannici e celebre per le sue MELE.
L'isola di Avalon era anche nota per l'abbondanza di GUALDO, pianta tintoria che dona il colore blu in tutte le sue sfumature e che i guerrieri celti utilizzavano per tingersi il volto per andare in battaglia.
Avalon esiste da qualche parte e si pensa sia un'isola magica, dove continuano a vivere le antiche tradizioni dei celti e dove la Grande Dea viene onorata dai druidi e dalle sacerdotesse. Sono proprio queste ultime a nascondere l'isola con una fitta coltre di nebbia rendendo il luogo accessibile solo a chi sa come aprire questo incantesimo.
Ma forse l’incantesimo si può rompere, in questo periodo. Oggi, inizio della primavera, sul finire delle brume invernali tessute dalle sacerdotesse, se sarete fortunati, potrete scorgere Avalon, in provincia di Alessandria: CASALNOCETO, il paese delle mele. I prossimi 26 e 27 marzo, verrà organizzata la storica sagra dei “POM A MOI”, (LE MELE A BAGNO), conservate a lungo per immersione in una miscela di vino, aceto e d acqua.
A farci supporre che l’Isola di Avalon possa in realtà essere stata nascosta lontano dall’Inghilterra, nel Nord Italia, protetta fra le Alpi ed il Mediterraneo, nel piccolo borgo di Casalnoceto, è il fatto che qui, come ad Avalon, oltre alle mele, è sempre stato coltivato il GUALDO. La preparazione tintoria veniva trasportata a dorso di mulo a Genova dove veniva successivamente spedita in Inghilterra, destinata forse ai guerrieri celti.
Porremo in evidenza come, con l’avvento della coltivazione del gualdo, il colore blu iniziò ad essere considerato il colore nobile per eccellenza. Si iniziò a raffigurare la Madonna vestita di blu. La corte francese adottò per il re un manto con gigli dorati in campo blu.
Da nobile a popolare, il gualdo era tra i coloranti utilizzati, un tempo, per la tintura della stoffa con cui venivano confezionati i BLUE JEANS. Nacquero a Genova, in virtù della sua grande tradizione tessile e dove, da Casalnoceto, arrivava il gualdo.
Il termine inglese blue-jeans infatti si pensa derivi direttamente dalla frase Bleu de Gênes, ovvero, blu di Genova in lingua francese.