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House Band

Stefano Di Battista, Dario Rosciglione, Roberto Gatto, Danilo Rea

DANILO REA

Danilo Rea nasce a Vicenza nel 1957 e poco dopo si trasferisce con la famiglia a Roma.
La sua passione per la musica, sviluppata in tenera età, lo porta a diplomarsi in pianoforte al Conservatorio capitolino di Santa Cecilia.
Il debutto in ambito jazz avviene nel 1975, quando Danilo entra nel Trio di Roma (insieme a Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto). Le sue doti artistiche si fanno subito notare e il nome del musicista giunge alle orecchie di grandi artisti internazionali del calibro di Chet Baker, Lee Konitz e Joe Lovano, con i quali collabora.
Nel 1989 prende parte al Requiem per Pier Paolo Pasolini di Roberto De Simone(diretto da Zoltan Pesko). Nello stesso anno, Rea e Gatto pubblicano il primo lavoro in coppia: l’album Improvvisi.
Nel 1997, insieme a Pietropaoli e Fabrizio Sferra da vita al trio Doctor 3 che presto da alle stampe un disco riconosciuto come miglior produzione jazz dell’anno 1998: The tales of Doctor 3.
Anche il lavoro successivo, titolato The Songs Remain the Same, raccoglie il favore della critica portando i Doctor 3 nell’olimpo della musica jazz.
Le contaminazioni pop di Rea sono numerose e di alto livello per Rea: da Claudio Baglioni a Pino Daniele, passando per Gianni Morandi, Adriano Celentano, Renato Zero e Riccardo Cocciante.


STEFANO DI BATTISTA

La carriera di Stefano Di Battista comincia durante l’adolescenza quando, a soli 13 anni, entra a far parte di una banda giovanile romana.
Alcuni anni dopo, l’incontro con il sassofonista  Massimo Urbani gli spalanca le porte del jazz: a 21 anni si diploma in sassofono con il massimo dei voti e prende parte a numerose formazioni con le quali si esibisce sui palchi di tutta Italia, fino a quando (nel 1994) si trasferisce a Parigi. Nella città delle luci la sua carriera conosce una svolta importante: le collaborazioni si moltiplicano, e i nomi dei musicisti ai quali Di Battista si affianca sono sempre più importanti; si va da Daniel Humair a Michael Petrucciani e Nat Adderly, ma anche il gruppo di Aldo Romano.
Nel 1998 Stefano realizza il primo lavoro per la Blue Note, dopo aver inciso alcuni brani per la Label Blue. L’album A Prima Vista  pubblicato dalla storica etichetta jazz, fa sì che il sassofonista venga notato da un altro nome di spicco: Elvin Jones. Con il batterista americano (già al fianco di John Coltrane) e insieme al contrabbassista Rosario Bonaccorso e al trombettista Flavio Boltro, realizza nel 2000 un album omonimo capace di aggiudicarsi il prestigioso premio francese Telerama e di entrare ai primi posti delle classifiche europee (25.000 copie in Francia).
Poco dopo, Di Battista da alle stampe un nuovo lavoro intitolato Round about Roma -dedicato alla sua città natale- che raccoglie brani editi e inediti.
Numerose sono anche le incursioni in ambito pop da parte del jazzista: tra le più recenti, la partecipazione a Sanremo nel 2005 e nel 2009 insieme alla moglie Nicky Nicolai, e nel 2008 ospite dei Tiromancino.


ROBERTO GATTO

Roberto Gatto nasce a Roma nel 1958. Insieme al Trio di Roma (nel quale militano anche Danilo Rea ed Enzo Pietropaoli) debutta professionalmente come batterista in ambito jazz.
Il suo percorso artistico lo porta ad esibirsi su alcuni dei più importanti palchi del Mondo; il carattere spiccatamente internazionale del musicista rende possibili collaborazioni di grandissimo rilievo con artisti del calibro di Bob Berg, Steve Lacy, George Coleman, Cedar Walton, Pat Metheny e moltissimi altri.
Incoronato dalla stampa di settore come “miglior batterista italiano” nel 1983, ’88, ’89, ’90 e ’92, Gatto ha collaborato con moltissimi artisti italiani tra i quali figurano Lucio Dalla, Ornella Vanoni, Ennio Morricone, Mango, Gino Paoli e Gianni Morandi. Inoltre, il batterista è stato direttore artistico di importanti manifestazioni jazz e a molte altre ha preso parte in qualità di artista.
Anche la discografia di Gatto è particolarmente fitta: in questi anni ha pubblicato nove album tra i quali Ask, Luna, Improvvisi e Roberto Gatto plays Rugantino.
Da diversi anni, Roberto ha aggiunto alle sue occupazioni anche quella di compositore di musiche da film (insieme a Maurizio Giammarco). In campo cinematografico si è occupato delle colonne sonore di Nudo di Donna (per la regia di Nino Manfredi), Mignon è partita (di Francesca Archibugi, vincitore di cinque David di Donatello) e altri.


DARIO ROSCIGLIONE

Inizia lo studio del basso elettrico e successivamente passa al contrabbasso sotto la guida del padre Giorgio.
Frequenta il Conservatorio dell'Aquila con il Maestro Vincenzo Bellini, in seguito collabora con i più importanti esponenti del panorama jazzistico italiano e si esibisce spesso accanto ad artisti internazionali tra i quali figurano Cedar Walton, Joe Lovano, Randy Brecker, Phil Woods, Tony Scott, Red Rodney, Dedè Ceccarelli, John Faddis, Ralph Moore e Lou Donaldson.
E’ presente sulla scena europea con il quartetto di Rosario Giuliani, con i quali prende parte ad alcune importanti manifestazioni come Umbria Jazz, Etna Jazz e festival internazionali tra i quali quello di Vienna, Londra e Zagabria.
Rosciglione ha inoltre partecipato al Festival di Sanremo del 2005 insieme a Nicky Nikolai e Stefano Di Battista.

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