Scatti di scena

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La mia Sissi

Quando mi hanno detto che sarei stata io ad interpretare Sissi, ho provato emozioni contrastanti. Ero felice di essere stata scelta fra centinaia di aspiranti in tutta Europa, ma sapevo anche che davanti a me avevo la grande interpretazione di Romy Shneider. La prima volta che vidi i film di Marishka ero bambina. Amai da subito quel personaggio, sognando, un giorno, di poterlo diventare.

Avvicinandomi all'inizio delle riprese,però, ho cercato di dimenticare quei film, perché non volevo restarne influenzata. L'idea di una nuova Sissi che sapesse toccare non solo le corde più emozionali, ma che desse conto anche del portato storico di questo personaggio è, infatti, ciò che più mi ha conquistata della visione dei dirigenti RAI, il Direttore Del Noce in testa. Sono molto grata anche a Carlo Bixio, a Moito e alla straordinaria Susanne Porsche. Sono loro ad avermi accompagnato nella lettura di più di dieci biografie di Elisabetta d'Austria, condividendo con me un'esperienza umana oltre che professionale che non credo potrò mai dimenticare.

La sceneggiatura di Ivan Cotroneo e Monica Rametta, poi ha fatto il resto! Perché Sissi era una donna molto complessa, ben lontana da quell'immagine romantica che appartiene al Mito. Ed entrare in quei panni, lasciando un segno di originalità, voleva dire muoversi in punta di piedi. Sissi era stata certamente travolta dall'amore per Francesco Giuseppe e aveva sperato con tutto il cuore di poter essere felice accanto a lui. Ma si era ben presto resa conto che la vita a Vienna sarebbe stata dura. Sola, costretta a regole che le impedivano la libertà, lontana dal marito e dai figli ed in continua dialettica con l'Arciduchessa Sofia. Sissi non sopportava che fosse Sofia a decidere per lei, influenzando Francesco Giuseppe sino all'inverosimile. È questo uno degli elementi dialettici più significativi della nostra storia.

La regia di Xaver Schwarzenberger, insieme alla preziosissima scuola di Tonino Accolla in fase di doppiaggio, mi hanno aiutata a mettere equilibrio tra l'ingenuità e la purezza del suo animo e lo spirito rivoluzionario e reattivo che la caratterizzava nel suo essere contraria a tutto cio che l'aveva preceduta: la suocera e i canoni estetici delle donne del suo tempo. Sissi vince su tutti, cambia la moda del suo tempo e riesce anche a sostituire l'Arciduchessa Sofia nel cuore di suo marito. È lei a segnare il passaggio dall'Impero Asburgico a quello Austro-ungarico.

Il giorno dell'incoronazione il personaggio di Sissi è definitivamente consegnato alla storia. Il portato politico di questa Sissi è un ulteriore elemento di differenza con i film degli anni '50 e, pur non perdendosi la favola, questa nuova ricostruzione è certamente più fedele a ciò che avvenne realmente, anche da un punto di vista estetico. Sono stati realizzati ben 700 costumi, 50 per il mio personaggio, e tra tutti non saprei dire a quale mi sia più affezionata: per chi sa leggere la profondità del lavoro artistico e di ricerca fatto da Enrica Biscossi, questi abiti sapranno emozionare e parlare più di quanto può fare un museo.

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