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L’Orlando immaginato

Figure di un capolavoro

Orlando Immaginato

Altri fiumi, altri laghi, altre campagne / sono là su, che non son qui tra noi...



L'Orlando Furioso contiene il mondo intero e tutti i mondi possibili e pensabili, perfino l'Antimondo che è la Luna, dove sale Astolfo a cercare il senno dell'antico Paladino «saggio» per eccellenza, impazzito per amore: là dove si raccolgono i desideri, le illusioni, i piaceri, i dolori, gli errori, le erranze e le lagrime e i sospiri degli amanti e le altre cose preziose, leggere, volatili che ci circondano e stanno dentro di noi.

Partendo dalla considerazione che L’Orlando Furioso è senza dubbio tra i capolavori letterari che più hanno generato una tradizione pittorica e iconografica nel corso dei secoli e in culture assai diverse tra loro, l’idea è quella di scegliere un’opera d’arte e di descriverla brevemente per individuare, attraverso di essa, un tema da percorrere come filo rosso per ogni puntata.

Che sia la Melissa di Dosso Dossi, capolavoro custodito alla Galleria Borghese di Roma, una stampa di Gustave Doré per l’edizione Hachette del 1879, un arazzo francese, una maiolica rinascimentale, un disegno di Fragonard o di Ingres, ma anche un fumetto di Dylan Dog o un’illustrazione di Harry Potter, che all’ippogrifo fanno esplicito riferimento, questi oggetti , grazie alla voce dello storico dell’arte Vincenzo Farinella che di questi temi molto si è occupato, si animeranno per dare l’incipit ad un viaggio tra le pagine del Furioso.

In ogni puntata un ospite non scontato per riflettere sul tema suscitato dall’immagine e, laddove è possibile, spingerlo fino alla contemporaneità, cui si aggiunge qualche minuto di improvvisazione sull’ episodio narrato, affidato al puparo e cuntista Mimmo Cuticchio.

Passi dell’Orlando Furioso saranno interpretati da grandi voci del teatro italiano (Giorgio Albertazzi, Gianni Bonagura, Giancarlo Sbragia, Alberto Lupo, Arnoldo Foà) che animarono alla fine degli anni ’60 una storica serie dedicata al capolavoro di Ariosto firmata da Italo Calvino.

Le scelte musicali saranno a volte filologiche, ma più spesso astrattamente evocative per creare un tessuto connettivo tra gli ingredienti della trasmissione.

Infine al filologo e studioso di letteratura Corrado Bologna, autore per Einaudi di “La macchina del Furioso”, il compito, attraverso brevissimi interventi, di tessere la tela tra un’ottava e l’altra per ricostruire le fisionomie degli eroi ariosteschi che per cinquecento anni hanno alimentato la fantasia di tanti artisti e lettori. Non dimentichiamo che l’Orlando Furioso, tra i tanti record, annovera anche quello di essere stato uno dei primi best seller.

20 puntate in onda il sabato e la domenica dalle 13.00 alle 13.30 a partire da sabato 17 settembre A cura di Monica D’Onofrio, regia e scelte musicali di Giovanna Natalini

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