Scatti di scena

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David Rott

Franz Joseph

L’imperatore Franz Joseph era considerato una persona seria, ma molto complessa. Lei come vede il suo ruolo?

Franz Joseph fu chiamato, nella sua vita, a ricoprire ruoli diversi: quello di figlio di una madre avida di potere, che strumentalizzò tutta la sua vita, quello di amante, di marito e di padre, e, infine, il suo ruolo pubblico, che lo costrinse ad attenersi al cerimoniale di corte e lo portò, con le sue scelte, a decidere delle sorti di un Impero. Alla base della mia interpretazione ho preso in considerazione questi diversi aspetti.

L’Imperatore s’innamora di una “ragazza di campagna” – chi è Sissi?

Sissi è un’anarchica, che ha saputo sempre preservare la sua naturalezza. E’ una donna molto intelligente, ma anche molto sola, come furono d’altronde tutti i membri della famiglia imperiale. Scelse il suo destino per amore e mi commuove sapere che scrivesse quotidianamente lettere d’amore a Franz.

"Sissi" racconta una storia d’amore. Cosa c’è di diverso in questo film rispetto ai film di Marischka?

Il nostro racconto è sicuramente più poliedrico, anche solo per il fatto di essere stato girato in un’epoca molto diversa da quella del secondo dopoguerra. La nostra storia cerca di essere più diretta: due persone, violando ogni etichetta, si sposano per amore, un fatto del tutto insolito per quell’epoca. Rispetto alla trilogia di "Sissi", il nostro film si sofferma più sugli aspetti politici, contrapponendoli alla storia d’amore – a un certo punto Sissi s’intromette pesantemente nella crisi d’Ungheria, altra novità assoluta per quei tempi. E’ impossibile paragonare i due film. Sarebbe più giusto affiancarli.

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