Giudici

Sal De Riso

“Avete presente l’emozione che prova un giovane musicista davanti ad un grande direttore d’orchestra, o il candido stupore di un bambino che incontra Topolino a Disneyland? Che cosa c’è di più bello che vedere prendere forma il sogno di una vita ed esserne l’incredulo protagonista?”

Ed è proprio quello che, grazie alla sua grinta e caparbietà, è riuscito a realizzare per davvero Salvatore De Riso, facendo della creatività e del suo amore per la cucina gli strumenti per realizzare il suo sogno nella vita.

Ad oggi Salvatore è diventato uno dei maggiori rappresentanti della creatività italiana, ed i suoi dolci sono un esempio culinario della nostra nazione nel mondo. Un piccolo grande uomo che, con molti sacrifici, ha trasformato la sua forza e la sua inventiva in qualcosa di dolce e di magico.
L’amore per le cose buone ce l’ha nel DNA: dal 1908 la famiglia De Riso gestisce un bar a Minori, perla della costiera amalfitana, nella piazza del paese; durante l’estate preparano gelato e granite al limone, utilizzando rigorosamente quello di Amalfi, con grande successo in tutta la zona. Ed è proprio grazie alla sua famiglia che, Salvatore, classe 1966, impara ad amare fin da piccolo i buoni prodotti della sua terra e l’arte del rendere felici le persone grazie al senso del gusto.

Dopo aver studiato come cuoco ed aver fatto una lunga gavetta nelle cucine dei migliori alberghi della Costiera Amalfitana, nel 1989 trova nella pasticceria la sua grande passione.

Apre la “Pasticceria De Riso” sul lungomare di Minori ed un laboratorio artigianale di oltre 1000mq nella località di Tramonti, da dove partono spedizioni per l’Italia ed il mondo. Basti pensare che è ormai da svariati anni che la “Galleria La Fayette” di Parigi ed il noto “Harrods” di Londra richiedono costantemente i suoi dolci.

Il  primo dolce da lui creato, “profiteroles al limone di Amalfi “(frutto unico al mondo con denominazione  IGP che oggi è lui stesso a rappresentare in qualità di Presidente del Consorzio di Tutela del Limone di Amalfi) e la sua “torta alla ricotta (di Tramonti) e pere” sono ormai diventati dei veri e propri must, entrati a pieno titolo a far parte della gloriosa tradizione della pasticceria italiana. Anche l’intuizione del “monoporzione”, poi ripresa da moltissimi suoi colleghi, si deve a lui.

Il segreto di tanto successo è soltanto uno: la grande passione abbinata alla qualità ed alla semplicità dei prodotti. Una passione che, anno dopo anno si è fatta sempre più grande, grazie soprattutto alle numerose partecipazioni ai corsi di specializzazione e al sostegno di molte giurie, che hanno apprezzato il suo lavoro e premiato la sua tenacia. Un grande amore che ancora oggi lo porta a sperimentare ed a crescere, ottenendo successi sempre più gratificanti.

I premi ed i riconoscimenti ottenuti negli anni ormai non si contano più, alcuni per la maestria artistica , altri per l’impegno nella promozione delle tipicità, altri ancora per i meriti professionali. A novembre 2010 è stato insignito del titolo di Pasticciere dell’anno, prestigioso premio conferitogli dall’Accademia Italiana dei Maestri Pasticcieri e nel 2013 ha vinto il Primo Premio Assoluto per il Miglior Panettone Classico Milanese, titolo che ha regalato molta soddisfazione ad un uomo del sud come lui.
Ma per Salvatore il premio più emozionante della sua vita è stato l’incontro con Papa Giovanni II.  In occasione della Torta Giubileo del 2000 la sua creazione “Oro puro” gli consente un’ udienza privata con sua Santità. Momento reso ancor più intenso dall’annuncio fattogli da sua moglie Anna la sera prima: l’arrivo della loro prima figlia Anastasia alla quale, qualche anno più tardi si aggiungerà un bel maschietto di nome Antonio.

La famiglia rappresenta per Salvatore il punto fermo della sua vita. Ha conquistato Anna, accanto a lui anche come suo alter ego nella gestione del lavoro, grazie alla “Delizia al limone” : dopo averla assaggiata, la turista romana da quel luogo magico non è più ripartita.

Grazie alla sua presenza decennale alla “Prova del Cuoco” è diventato uno dei pasticceri più amati e ricercati in Italia ed all’estero ma il suo desiderio più grande rimane quello di “continuare a fare quello che faccio con la stessa passione di quando ero un bambino.”

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